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Il Forum "Stefano Gioia" e il dibattito sulla Centrale del Mercure

LAINO BORGO - «L’incontro promosso a Castelluccio Inferiore dall’”Osservatorio Ambientale Valle del Mercure” ha avuto, ancora una volta, lo scopo, ampiamente previsto, di avallare su presunte basi scientifiche - ma il termine è tanto esagerato, quanto fuori posto - la compatibilità ambientale della Centrale del Mercure, la cui attività sarebbe risultata del tutto ininfluente sulla qualità dell’aria della valle» .

La CGIL chiede un confronto istituzionale sul caso del Mercure

LAINO BORGO - «Con il protocollo ministeriale “Mercure” del 2014 è stato avviato un modello virtuoso, partecipato e condiviso dentro il quale tutti gli attori e gli interessi di natura istituzionale, territoriali, sociali, occupazionali e produttivi potevano coesistere dentro una logica di compatibilità e sostenibilità ambientale».
Così dichiarano in una nota congiunta Gianfranco Trotta, Segretario Generale della CGIL Calabria, e Ilvo Sorrentino, Segretario Nazionale della Filctem CGIL.

Richiesta di sospensione del provvedimento sulla centrale del Mercure

CORIGLIANO-ROSSANO - Si è tenuto ieri a Laino Borgo un importante incontro sulla vertenza della centrale del Mercure. Il senatore Ernesto Rapani ha ascoltato le istanze del territorio in un confronto con i sindaci della zona, tra cui la prima cittadina di Laino Borgo, Maria Angelina Russo, colleghi della vicina Basilicata, e altre figure istituzionali. Presenti anche Giacomo Antonio D’Angelo della Confartigianato Filiera Legno, Vincenzo Celi della UIL, Domenico Pappaterra, presidente del Gal-Pollino, oltre a numerosi rappresentanti del mondo sindacale e produttivo.

Al centro del dibattito, il futuro della centrale del Mercure e il provvedimento regionale impugnato dal Governo dinanzi alla Corte Costituzionale. Rapani ha espresso una posizione chiara sulla necessità di un passaggio istituzionale che possa garantire certezze per il territorio e per l’azienda: «Auspichiamo che il presidente della Regione Calabria sospenda momentaneamente il provvedimento, considerato che il Governo ha deciso di impugnarlo. Per una questione di opportunità, sarebbe corretto attendere la pronuncia della Corte Costituzionale», ha dichiarato Rapani. Secondo il senatore di Fratelli d’Italia, è fondamentale evitare forzature prima che la giustizia costituzionale si esprima sulla legittimità del provvedimento: «Se la Corte dovesse dare ragione alla Regione Calabria, allora si potrà procedere, concedendo all’azienda il tempo necessario per adeguarsi. Se invece la sentenza sarà contraria, la Regione dovrà prenderne atto». Rapani ha inoltre sottolineato l'importanza di garantire il rispetto dei parametri ambientali e sanitari: «L’essenziale è che l’azienda continui a rispettare i limiti produttivi e i dati relativi all’impatto sulla salute e sull’ambiente». L’incontro ha messo in luce questioni di primaria importanza che stanno generando incertezza normativa, rischi economici e paralisi produttiva per il territorio. Tra i temi centrali del dibattito, sono emersi i profili di incostituzionalità dell’emendamento Laghi, i potenziali danni dovuti alla sua retroattività e l’impatto sulle imprese dell’indotto, che stanno registrando un blocco delle commesse e delle attività a causa della mancanza di certezze regolatorie. «La situazione di stallo sta generando un effetto domino sull’intero comparto produttivo locale, continua il Sen. Rapani, con il concreto rischio di una perdita occupazionale su larga scala». Secondo le stime, sarebbero circa 1500 i posti di lavoro a rischio, considerando sia il personale diretto che quello delle aziende fornitrici.  Arpacal, l’Osservatorio ambientale e l’ARPA Basilicata hanno già confermato l’assenza di minacce per l’ambiente e per la salute pubblica, smentendo qualsiasi ipotesi di impatto negativo della centrale. Al termine dell’incontro, il senatore ha visitato la centrale del Mercure, effettuando un sopralluogo insieme al personaleoperante per approfondire direttamente la situazione dell’impianto, i cicli di lavorazione e produzione.

Centrale del Mercure, Laghi: «Posizione del Governo prevedibile e non conclusiva»

LAINO BORGO - Non si ferma il polverone sugli ultimi risvolti in merito alla “Norma Laghi” che prevede di estendere alle altre aree protette calabresi quanto previsto – da un anno e mezzo- nel Piano del Parco Nazionale del Pollino. Provvedimento approvato in Consiglio Regionale, sostenuto dallo stesso Presidente della Giunta, Roberto Occhiuto e ora impugnato dal Governo.

Norma Laghi, il presidente Occhiuto minaccia le dimissioni

REGGIO CALABRIA - Si è aperto con quasi tre ore di ritardo rispetto all’orario di convocazione il Consiglio regionale odierno, segnato da un clima di forte tensione legato alla questione della Centrale del Mercure. Il presidente del Consiglio, Filippo Mancuso, è stato impegnato a lungo in un incontro con le rappresentanze dei lavoratori della centrale, che hanno manifestato con determinazione fuori dal Palazzo. Fonti interne riferiscono di un Roberto Occhiuto visibilmente contrariato per la situazione.

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