Al via sabato e domenica 7 e 8 luglio l’Estate moranese
- De Bartolo e Marrone: «Conciliamo esigenze di bilancio e valorizzazione del borgo»
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MORANO - Con due serate all’insegna della buona gastronomia/gelateria, “Le Graffe” al Centro Anziani, sabato 7 luglio ore 18.00, e la sagra del tartufo di Pizzo, domenica 8, ore 20.00, Piazza Giovanni XXIII, inizia ufficialmente l’Estate moranese.
Ampio e composito il programma. Redatto per soddisfare palati e generazioni diverse. Con occhio attento alle caratteristiche e alle esigenze della comunità. Significativamente proteso alla valorizzazione e promozione del patrimonio architettonico, paesaggistico e culturale di cui Morano abbonda.
Non un semplice elenco di manifestazioni e intrattenimenti, ma il motivato tentativo di conferire visibilità e centralità a uno dei Borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione e Città d’Arte della Regione Calabria.
«Abbiamo provato a coniugare la voglia e la necessità di reclamizzare adeguatamente i nostri tesori – è il commento del sindaco Nicolò De Bartolo e dell’assessore alla Cultura, Rocco Antonio Marrone - con le istanze che pervengono dalla società civile. Ma come negli anni precedenti siamo stati costretti a misurarci con la penuria di risorse e l’inarrestabile riduzione dei trasferimenti statali. Ciononostante abbiamo lavorato intensamente e, umilmente, pensiamo d’aver predisposto un calendario dignitoso. Purtroppo l’improvvisa rinuncia per problemi di salute da parte di Alberto Radius, leader del gruppo musicale Formula 3, che avrebbe dovuto allietare i festeggiamenti civili della Madonna del Carmine, rinuncia comunicataci in queste ore dal Comitato, non ci consentono di pubblicare il cartellone degli eventi, per la qual cosa dovremo attendere le decisioni della Parrocchia. Riteniamo, comunque, di non aver trascurato nessuno degli aspetti di cui parliamo da tempo, ovvero la ricerca costante di un unico obiettivo, per il quale non abbiamo lesinato impegno e iniziative: proiettare definitivamente Morano nei circuiti di qualità e innescare quel processo di crescita che mai come in questi anni appare davvero alla portata».
La proposta a mezzo della quale l’esecutivo moranese intende ravvivare le calde (si spera) serate estive, enumera una lunga teoria di appuntamenti spalmati tra il 7 luglio e il 30 settembre e si configura come la sintesi di un connubio tra passato, presente e futuro, tra radici, attualità e divenire. Proposta che potrebbe addirittura espandersi oltre la data ultima preventivata se saranno concessi i contributi regionali richiesti a suo tempo (Legge 13 ed altre) per la realizzazione di specifici eventi.
«Anzitutto – così De Bartolo e Marrone – essendo il 2018 l’anno del cibo, in linea con i suggerimenti ministeriali, abbiamo voluto conferire rilevanza e nobiltà all’enogastronomia del posto, con l’innesto di date ad hoc. Poi, ci siamo soffermati sulla musica (operistica, leggera, rock, folk); la danza, classica e moderna, passando per le tradizioni, l’editoria, il mondo dello sport e la spiritualità popolare con le varie feste religiose. Non mancheranno, inoltre, mostre e tavole rotonde sulle problematiche sociali e le opportunità di sviluppo legate a una nuova lettura del progresso tecnologico e dei servizi in generale. Vi saranno incursioni nei nostri principali monumenti, il Castello Normanno/Svevo, le chiese parrocchiali, il Chiostro San Bernardino, sulla piena fruibilità dei quali abbiamo recentemente investito. Uno spazio importante, poi, abbiamo riservato alla promozione: i primi due giorni di agosto ospiteremo la troupe della trasmissione televisiva “Il Borgo dei Borghi”, in onda su Rai Tre nazionale all’interno del contenitore domenicale “Kilimangiaro”. Per tutto questo, la nostra riconoscenza – concludono De Bartolo e Marrone - ai soggetti istituzionali, associativi, privati, sponsor e a quanti a vario titolo e competenza hanno collaborato con noi, dimostrando ancora una volta che camminando insieme, inseguendo le medesime finalità, spendendo le migliori energie per il bene pubblico si possono raggiungere buoni traguardi, quali, ad esempio, il sostanzioso e ufficialmente certificato aumento negli ultimi due anni di arrivi e presenze, come pure l’incremento dell’economia direttamente o indirettamente connessa all’accoglienza e alla ricettività in tutte le sue forme».
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