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Associazioni in protesta: "Riabilitazione intensiva fisiatrica non si tocca" In evidenza

Associazioni in protesta: "Riabilitazione intensiva fisiatrica non si tocca"

CASTROVILLARI – Si riaccendono i riflettori sulla delicata questione dell'ospedale di Castrovillari, ormai sempre più depauperato di servizi. Infatti, a scuotere gli animi ci ha pensato il Comitato territoriale delle Associazioni per la tutela della salute e dell’Ospedale di Castrovillari che, con una lettera aperta indirizzata al Commissario Massimo Scura, al Direttore Generale Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, e al sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, chiedono spiegazioni sulla questione “Posti Letto di Riabilitazione Intensiva Fisiatrica”.

Nella missiva si legge: «Gentilissimi, facciamo seguito alle voci, ad oggi non ufficialmente smentite, di un possibile trasferimento presso la Casa della Salute di Mormanno dei posti letto di Riabilitazione Intensiva Fisiatrica la cui collocazione è prevista -nello stesso Atto Aziendale dell’ASP di Cosenza- presso l’Ospedale spoke di Castrovillari, nonché alle nostre precedenti note riportate dagli organi di informazione, per sottoporre a Voi tutti le considerazioni di seguito riportate.
Per sua natura, la Riabilitazione Intensiva Fisiatrica è rivolta a pazienti colpiti da patologie acute, gravi e invalidanti (ictus, infarto, interventi chirurgici, ecc.) o importanti riacutizzazioni di patologie croniche (solitamente di interesse reumatologico). Si tratta, in ogni caso, di pazienti, per lo più anziani, assai delicati e clinicamente instabili, affetti da pluripatologie, che pertanto necessitano di una assistenza multidisciplinare che accompagni il percorso riabilitativo intensivo. E ciò è anche sancito dalle normative vigenti che prevedono, per tale tipologia di pazienti, la degenza in ambiente ospedaliero, che garantisca l’effettiva erogazione dell’assistenza necessaria. Una diversa collocazione, al di fuori dell’ambito ospedaliero, determinerebbe semplicemente -e drammaticamente- l’impossibilità di soddisfare le esigenze e dunque il diritto alla salute dei pazienti di cui sopra.
La logistica offerta dall’ospedale di Castrovillari, inoltre, garantisce ampiamente l’immediata possibilità di accogliere tali pazienti, in ambienti idonei e con l’imprescindibile e continuativo apporto clinico multidisciplinare di cui questi pazienti concomitantemente necessitano.
Infatti, al quarto piano dell’ala dell’“ospedale nuovo” (piano ove è allocata la Direzione Sanitaria) -che già ora accoglie attività fisiatriche- esiste un’ala, a destinazione degenziale, completamente vuota, mentre la Reumatologia, pur essendo svolta in regime di D-H, occupa completamente l’altra ala, in spazi previsti pur essi per l’allocazione di un reparto di degenza e dunque evidentemente e largamente sovradimensionati per l’attuale utilizzo.
Al terzo piano (in perfetta corrispondenza col piano sovrastante, il quarto), poi, si trovano: da un lato la degenza della Broncopneumologia, mentre l’ala di fronte ad essa -pure essa prevista per la degenza-, è invece occupata dal Servizio di Gastroenterologia che svolge unicamente attività endoscopica, in spazi previsti per un reparto con degenza e dunque evidentemente anche tale attività (come la Reumatologia) risulta allocata in spazi assai sovradimensionati. L’area compresa tra le due, formalmente attribuita alla Gastroenterologia -una volta autonoma, ma che l’attuale Atto Aziendale individua come semplice Servizio della Medicina Interna- è in realtà, del tutto vuota. Anche quest’area può essere utilmente utilizzata, come quella corrispondente posta al piano superiore -il quarto- per attività riabilitative “da palestra”. L’adiacenza con il reparto di Broncopneumologia (pazienti cioè che necessitano di attività riabilitativa respiratoria) è un ulteriore vantaggio logistico di cui i pazienti potranno usufruire.
Ciò detto, chiediamo che senza ulteriori indugi e ritardi si passi alla fase operativa per attivare immediatamente, nella sua naturale e ovvia sede -l’Ospedale di Castrovillari- i posti letto di Riabilitazione Fisiatrica Intensiva. Accantonando irragionevoli e infondate ipotesi di cambiamenti di sede che porterebbero soltanto ad una negazione del diritto alla salute per tutti i pazienti che necessitano di questa tipologia di assistenza.

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