L’indagine ha evidenziato una storia di usura ed estorsione in danno di due liberi professionisti Castrovillaresi i quali, nel mese di marzo 2016 trovandosi in serie difficoltà economiche, hanno deciso di rivolgersi a F.D. classe ‘47 per ottenere un prestito. Lo stesso F.D., dopo essersi rivolto a R.C. classe ’60, pregiudicato del luogo, riusciva a fornire la somma richiesta, di cui se ne pretendeva dopo un mese la restituzione con interessi pari al 648,89%. I due malcapitati, non potendo restituire in tempo la somma pattuita, si vedevano costretti a chiedere una proroga dei termini di scadenza, a garanzia della quale venivano consegnati tre assegni post-datati, con un incremento degli interessi fino a raggiungere il 675,18 %. Da questo momento le due vittime vengono sottoposte a continue e pesanti minacce anche di morte e pressioni psicologiche da parte dei due usurai, che non risparmiavano di coinvolgere anche i familiari degli stessi. La vicenda assume aspetti più clamorosi dal momento in cui si intromette in modo inopportuno ed in favore delle vittime D.D. classe ’86, pregiudicato, il quale dopo aver avvicinato R.C. chiedeva con minaccia la restituzione dei titoli precedentemente ceduti a garanzia del debito usuraio (allo stesso infatti gli viene contestato il reato di violenza privata). Da lì a breve accade che nel corso di un diverbio accaduto nel mese di giugno 2016 nelle vie cittadine di Castrovillari tra D.D. e R.C., il primo rimaneva vittima di un accoltellamento da parte della moglie dell’usuraio, che veniva tratta in arresto per il reato di tentato omicidio. Anche a seguito di tale grave evento delittuoso, i carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, riuscivano a ricostruire la dinamica dell’intera vicenda, che ha portato, attraverso indagini di tipo tradizionale e di natura tecnica, all’acquisizione di elementi probatori utili all’emissione dell’odierno provvedimento cautelare.