Centro trasfusionale di Castrovillari: il disappunto di Graziano In evidenza
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CASTROVILLARI – (Comunicato stampa) «Sei ore di attività, peraltro solo al mattino, per il Centro Trasfusionale dell’ospedale di Castrovillari sono insufficienti e addirittura inutili per far fronte all’esigenza dell’utenza». Lo afferma Giuseppe Graziano, Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, il quale in una nota continua: «Un centro Spoke, per legge, dovrebbe avere garantito questo servizio H24. Invece, in Calabria e principalmente nell’ambito sanitario, tutto viene sovvertito al solo scopo di far quadrare dei conti che alla fine risultano essere sempre in passivo. A che serve avere una banca del sangue se poi funziona solo per un’esigua parte della giornata?
Il Commissario Scura, prima di approvare il Decreto 30, ha valutato la condizione logistica, geografica e strutturale dei territori? Ammesso che, rimanendo operativo solo il CT dell’Hub di Cosenza, un ammalato che ha bisogno di sangue, in una qualsiasi altra ora del giorno, può rischiare la vita per l’inefficienza dell’apparato burocratico e organizzativo».
Così Graziano dice all’esito dell’interrogazione alla Giunta regionale riguardo alla chiusura del Centro trasfusionale di Castrovillari, presentata e discussa nel corso dell’ultima Assemblea dello scorso 22 Settembre (giovedì).
«Non posso essere soddisfatto della risposta avuta alla mia interrogazione consiliare -dichiara Graziano- perché le motivazioni addotte, non sono congruenti né alla richiesta di assistenza essenziale degli utenti né alla normativa vigente.
Il Decreto Ministeriale N.70 del 2015 – spiega il Segretario Questore– prevede tassativamente che gli ospedali Spoke della Regione devono essere provvisti di Servizio Trasfusionale per tutto l’arco delle 24 ore. Ed in realtà, non sarebbe necessaria la legge a chiarire questo aspetto, ma basterebbe un po’ di sana capacità intuitiva per capire che un reparto che eroga un servizio d’emergenza non può lavorare a tempo. Credo sia un’assurdità!
Tra l’altro, è il caso specifico del presidio di Castrovillari ma comune a tutti gli altri ospedali dell’Asp di Cosenza, i reparti – precisa ancora Graziano - di Pronto Soccorso, Ostetricia, Chirurgia e Terapia Intensiva Rianimatoria quotidianamente devono affrontare situazioni di elevata criticità trasfusionale. Lavorando sei ore al giorno, per di più solo al mattino, sarebbe interessante conoscere qual è il protocollo medico studiato dal Commissario Scura nel caso in cui un’urgenza si verificasse al pomeriggio o, come spesso accade nel caso degli incidenti stradali, nelle ore notturne. Che si fa? Si chiede aiuto al CT di Cosenza che dista 70km dall’ospedale di Castrovillari o, addirittura 100km da quello di Rossano-Corigliano?
È palese, quindi, una contraddizione reale nella gestione straordinaria della Sanità, voluta proprio per ridare efficienza ad uno dei servizi più importanti erogati dalla Regione al cittadino, ma che di fatto – conclude Graziano - da quasi dieci anni sta creando solo una catena di inefficienze paurosa, con uno sperpero consistente di risorse pubbliche».
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