Silella sulla depurazione: "Le Civiche tentano di strumentalizzare" In evidenza
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CASTROVILLARI – Dopo le precisazioni del sindaco Domenico Lo Polito sul commissariamento della depurazione delle acque, anche il consigliere Maria Silella, presidente della commissione consiliare “Lavori pubblici, urbanistica, viabilità trasporti e ambiente” interviene nel merito.
«Chi si arroga il merito di “…squarciare il pesante velo di riservatezza ed informare la città…” sul commissariamento del progetto sulla depurazione -scrive Silella- dovrebbe quantomeno conoscere i dettagli della vicenda e non solo prendere spunto dall’ultimo atto ufficiale inviato il 19 gennaio scorso all’Amministrazione comunale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed utilizzarlo per avere una spicciola visibilità.
Informare la città significa mettere a disposizione della collettività dati e informazioni corrette. Dopo l’ennesimo tentativo delle Liste Civiche di strumentalizzare le poche informazioni in loro possesso (prima scrivono e poi vanno a leggere gli atti) è opportuno chiarire tutta la vicenda; e precisamente: al fine di superare la procedura di infrazione 2004/2034 art 3 della Direttiva 271/1991/CEE il Comune di Castrovillari, componente dell'“Agglomerato Castrovillari” (con funzioni di capofila) con i comuni di Frascineto, Civita e San Basile, ha preso atto dell’iniziativa intrapresa dalla Regione Calabria per il miglioramento del sistema depurativo delle acque reflue del sistema fognario-depurativo comunale con Delibera di C.C. n 25 del 30.07.12; con delibera di G.M. N 198 del 23.11.12 il Comune di Castrovillari, approvava lo Studio di fattibilità denominato “Piano per il Sud- Interventi straordinari nel settore depurativo e fognario”; per un importo di € 8.000.000,00 in riferimento a tutti i Comuni dell’Agglomerato; con Delibera di G.M. n 215 dell’11 Dicembre 2012 avente ad oggetto: “Piano per il Sud. Sistema di progettazione, realizzazione e gestione degli interventi straordinari nel settore fognario e depurativo dell’Agglomerato Castrovillari, con i comuni di Civita, Frascineto e San Basile – delibera CIPE N 60 DEL 30.04.12”, l’Amministrazione Lo Polito approvava lo Schema di convenzione tra la Regione Calabria ed il Comune di Castrovillari quale Ente capofila regolante i rapporti di finanziamento per l’esecuzione del progetto per un importo complessivo di € 8.000,000,00 (di cui € 5.600,000,00 quale contributo pubblico ed € 2.400.000,00 con finanziamento privato in project financing). Veniva, altresì, nominato responsabile del procedimento dell’Agglomerato di Castrovillari l’ing. Pasquale Risoli, Responsabile del Settore L.L.P.P. e Patrimonio del Comune di Castrovillari. È bene ricordare alle civiche, quindi, che bisogna parlare di Responsabile di Settore e non di Dirigenti. In tanti anni di opposizione questo almeno avrebbero dovuto impararlo! Espletata la fase della Conferenza Preliminare dei Servizi, aggiornata la progettazione dello studio di fattibilità in funzione del Piano dei costi sostenuti ed elaborata la relazione finanziaria dell’intervento, nel Dicembre 2014 il Comune di Castrovillari era perfettamente in grado di espletare la gara d’appalto con determinazione a contrarre n 675 del 31.12.14, nonostante nove consiglieri comunali decidevano le sorti di un’intera città, e tra loro anche chi oggi ha il coraggio di parlare di pochezza amministrativa e inadeguatezza di un’intera maggioranza!!! In data 25.03.15 è avvenuta la verifica da parte della Commissione tecnico-scientifica presso il Ministero dell’Ambiente e, solo in data 28.07.15 con nota prot. N 16349 la predetta Commissione inviava le specificazioni da apportare al progetto. In data 27.10.15 il Comune capofila (Castrovillari) trasmetteva la relazione integrativa richiesta dal Ministero dell’Ambiente, unitamente agli elaborati progettuali. Nella predetta relazione tecnico-amministrativa l’Amministrazione comunale rilevava alcune criticità di ordine amministrativo-finanziario del progetto rispetto alle linee guida emanate dalla Regione Calabria del luglio 2013, già rilevate dall’allora responsabile del settore LL.PP. del Comune di Castrovillari in sede di Conferenza dei Servizi. Tali criticità riguardavano il subentro nella gestione della filiera fognaria-depurativa del soggetto Unico Regionale (ex ATO – L. Regione Calabria n 3472010 art 47) e la conseguente corresponsione dell’indennizzo del 10% in favore del soggetto aggiudicatario per come previsto dal vigente codice dei contratti pubblici Dlgs n163/2006. Indennizzo che avrebbe creato un potenziale rischio finanziario ai Comuni dell’Agglomerato di oltre un milione di euro e che avrebbe rappresentato un debito considerevole per gli Enti. Altro che inadeguatezza di un’amministrazione e dei propri “Dirigenti”! Tali aspetti, quindi, valutati attentamente dall’ANAC e dal Ministero dell’Ambiente hanno portato il commissariamento del progetto e la nomina dell’Ing. Pallaria, responsabile del settore LL.PP. della Regione Calabria quale Commissario ad acta, con D.P.C.M. In data 9.02.16 il Sindaco Lo Polito veniva convocato presso il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria unitamente ai rappresentanti dei comuni commissariati e sulle stesse criticità poste in precedenza il Commissario ad acta si è riservato di fornire giustificazioni. Per completezza di informazioni è bene rimarcare come tutti i comuni della Calabria siano stati commissariati circa il progetto di depurazione, tra cui quelli che già avevano proceduto ad appaltare gli interventi e che si sono trovati costretti a rinegoziare i contratti già sottoscritti. Allora mi chiedo: le Civiche sono a conoscenza di quanto accade nel comune in cui esercitano le funzioni di consiglieri comunali? Sanno che è stato commissariato l’intero progetto regionale da parte del Governo non per inadeguatezza degli amministratori ma per criticità ben più importanti sollevate solo dal Comune di Castrovillari? Commissariamento del progetto vuol dire semplicemente che l’interlocutore sarà un Commissario straordinario ma Castrovillari conserva il ruolo di Ente capofila dell’Agglomerato nella gestione del finanziamento. Se neanche queste spicciole differenze hanno compreso le Civiche mi chiedo come possano proporsi quali amministratori di un’intera città!».
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