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Discarica di Campolescia e centrale a biomeasse in due interrogazioni delle Civiche In evidenza

Ferdinando Laghi e Domenico Lo Polito Ferdinando Laghi e Domenico Lo Polito

CASTROVILLARI – Le civiche nel corso del consiglio comunale di ieri hanno proposto due interrogazioni in tema di ambiente: una sulla discarica di Campolescia e l'altra sulla realizzazione di una Centrale a Biomasse. La prima è stata illustrata dalla consigliera Maria Antonietta Guaragna, la quale ha chiesto spiegazioni sull’opera di adeguamento della discarica di contrada Campolescia, sull’aumento delle capacità di abbanco, sull’apertura del sito nonostante il netto No di agricoltori, Associazioni, Cittadini, e quali iniziative avrebbe messo in atto l’Amministrazione circa la non possibilità per le minoranze di “reperire registri e documenti”, custoditi presso l’archivio di palazzo Calvosa, sui dati relativi la produzione di percolato proveniente dalla discarica di Campolescia (che -a suo dire- da anni è stata fonte di spesa per la collettività nonché di pericolo per la salute), interessata dai lavori di adeguamento, e sui relativi costi di smaltimento riferiti agli anni 2003/2015.

A tal proposito il Sindaco Lo Polito ha precisato che le preoccupazioni palesate dal gruppo non erano suffragate da niente se non da false congetture, evidenziando, inoltre, che la discarica veniva messa in sicurezza senza aumento di capacità di abbanco, come era presente in un primo documento, che il percolato, come chiarito qualche giorno addietro all’Arpacal, era stato smaltito regolarmente e non vi era alcuna contaminazione del territorio. Lo stesso Lo Polito ha poi dato la sua immediata disponibilità a chiudere la discarica fermo restando una immediata disponibilità economica di 800mila euro che non c’era. Inoltre ha chiarito, rispondendo, che i documenti non potevano essere momentaneamente reperiti, come veniva richiesto, non per cattiva volontà dei funzionari ma perché essendo palazzo Calvosa interessato da un recupero che si sta concludendo, scaffali e suppellettili erano riuniti in modo tale che nessun documento poteva essere prelevato. «Tra qualche giorno -ha assicurato il sindaco- i consiglieri potranno prelevare le carte poiché il palazzo verrà inaugurato e riaperto». A riguardo non si sono fatte attendere le contestazioni della consigliera Guaragna.
L’altra interrogazione è stata rappresentata dal consigliere Ferdinando Laghi per avere notizie circa la specifica natura di una Centrale a Biomasse che dovrebbe essere realizzata nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Ciò perché “preoccupati -ha detto- per la salute dei cittadini, in quanto l’impatto ambientale dell’impianto ricadrebbe pure su colture ed esistente”. “Insomma -ha precisato Laghi- l’interpellanza serve per verificare, prima di qualsiasi scelta da parte dell’Amministrazione, se c’è spazio per un cammino di valutazioni e riflessioni comune, e per abbassare quei toni troppo accessi e fortemente conflittuali presenti in materia ambientale”. Lo Polito nel rispondere ha chiarito che la realizzazione era stata spostata al 2017 per svolgere una ulteriore valutazione complessiva dell’idea, bisognosa anche di un Piano Bosco ancora non presente ma necessario nel caso si intendesse utilizzare come combustibile il sottobosco (assolutamente sconsigliato da Laghi), fermo l’interesse dell’Amministrazione di rendere energicamente autonoma la città. Posizione, quest’ultima, accolta con soddisfazione dall’esponente delle Civiche che ha proposto su questo la disponibilità ad una sinergia.

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