Solidarietà e beneficienza: Vaccarizzo si mobilita a favore delle popolazioni colpite dal sisma
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VACCARIZZO – (Comunicato stampa) Le diverse catastrofi naturali, che a catena si verificano in Italia e nel resto del mondo, mettono a dura prova l’animo umano. Proprio, in questi momenti di grande difficoltà si è chiamati a dare il meglio di noi stessi anche quando il dramma appare essere lontano e non toccarci fisicamente. La sola risposta possibile si chiama solidarietà. L’Associazione Musicale “G.Verdi” di Vaccarizzo Albanese, con il patrocino del Comune, ha organizzato per domenica 4 settembre in piazza Skanderbeg dalle ore 20.00 un concerto rivolto alla Solidarietà e alla Speranza.
Un concerto benefico dopo la tragedia del terremoto che ha devastato il Centro Italia, anche Vaccarizzo con estrema concretezza si mobilita nel nome della beneficienza e solidarietà. Tutti gli abitanti del piccolo centro albanofono sono consapevoli e consci che non possono restare a guardare. L’arberia ha ricevuto solidarietà e anche questa volta deve essere in prima linea a ricambiarla. Il concerto di beneficenza è un modo per sensibilizzare le persone a partecipare a questa raccolta fondi. La musica ancora una volta si fa strumento per toccare le corde più sensibili. Tutti i musicisti cercheranno di dare il massimo, anche per questo invitano tutti a partecipare al concerto e ad essere generosi verso le popolazioni colpite dal terremoto. Siamo profondamente solidali e vicini alle persone che hanno subito questa immane tragedia e vorremmo contribuire trasformando una serata di intrattenimento in un’importante occasione di solidarietà. Abbiamo ritenuto necessario contribuire a nostro modo a sostenere chi in questo momento ha perso tutto – dichiara il maestro Giovanni Benincasa – destinando il ricavato del concerto in beneficenza. Inoltre il presidente dell’associazione musicale Santo Scaramuzzo sostiene – Che non è mai facile affrontare una serata di musica e quando non troppo lontano da te succedono stragi come quella del terremoto che ha messo in ginocchio l’Italia. Ma siamo da sempre convinti che anche la musica può fare. E allora proveremo anche noi a fare la nostra piccola parte. Non con il silenzio, ma con la musica.
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