Canale dello Stombi, Masotina attende l'ufficialità sulla navigabilità
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CASSANO – (Comunicato stampa) «Accogliamo con soddisfazione la notizia che la Commissione Bilancio ha definitivamente approvato l’acquisto di una Draga per rendere navigabile il Canale dello Stombi». Così Nunzio Masotina, Presidente della Associazione Laghi di Sibari, scrive in una nota in cui aggiunge: «Ringraziamo innanzitutto il Presidente della Giunta Regionale On.le Mario Oliverio, nel contempo ringraziamo l’On.le Domenico Bevacqua e l’On.le Giuseppe Aieta per la sensibilità con cui hanno seguito, il primo presentando la proposta di legge, il secondo nella qualità di Presidente della Commissione Bilancio che ha fortemente voluto l’approvazione presa all’unanimità da tutti i presenti a cui va esteso il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza. E’ un primo passo, ora ci attendiamo una comunicazione ufficiale che il Canale dello Stombi è navigabile e che unitamente al bacino idrico dei Laghi di Sibari, costituisce un insieme da considerare quale porto di 2° categoria 4° classe di cui alleghiamo fotocopia, della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria.
Ora sollecitiamo, per una definizione completa del problema, che si riprenda il progetto del 2010, fortemente voluto dall’allora Presidente della Provincia Mario Oliverio ed elaborato dagli Ing. Caravetta e Papalino in collaborazione con l’Università della Calabria.
Progetto presentato il 23 Aprile 2016 presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide. Solo dotando di tale infrastruttura i Laghi di Sibari, potrà decollare l’intero territorio.
Basti pensare ai tanti diportisti stranieri e italiani che ritorneranno o verranno per la prima volta, le attività cantieristiche che si svilupperanno con notevole incremento di manodopera, ai flussi turistici che resteranno incantati dalla bellezza del nostro territorio. Solo allora, a pieno titolo, potremmo dire che la Calabria ha un porto turistico tra i più grandi del Mediterraneo, inserito in un contesto che coniuga la storia, l’archeologia, le terme, la natura in un’articolazione che fa pensare più a una mano divina che l’ha creata che non all’uomo. Non stiamo sognando ad occhi aperti, noi ci crediamo fortemente e riteniamo che tutti, nessuno escluso, ci creda e operi per realizzare tutto ciò».
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