Indagine della Procura della Corte dei Conti su parcella sospetta
- Scritto da Franco Maurella
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- Pubblicato in Jonio Cronaca
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CERCHIARA DI CALABRIA - Nella scorsa legislatura, l’amministrazione comunale guidata dall’attuale sindaco Antonio Carlomagno, attraverso una transazione otteneva un milione e mezzo di euro dalla Syndial, quale risarcimento per il danno ambientale causato dalle ferriti di zinco provenienti dalla Pertusola di Crotone e sepolti nella discarica abusiva di contrada Capraro. Per la cronaca, la discarica fu scoperta alla fine degli anni ’90 ed oggi è stata completamente bonificata. Di quella transazione incassata dal comune di Cerchiara, l’amministrazione comunale pagava 500 mila euro ad uno studio legale romano per la consulenza tecnica prestata all’accordo. Da subito, le opposizioni di allora gridarono allo scandalo per una parcella ritenuta spropositata.
A distanza di qualche anno da quel contestato pagamento, con il sindaco Carlomagno rieletto alla guida politico-amministrativa della cittadina, la Procura della Corte dei Conti apriva un’indagine notificando, nei giorni scorsi, a tutti gli amministratori comunali dell’epoca, in carica nello scorso mandato, al segretario comunale e al responsabile finanziario del comune, l’avvio del procedimento, concedendo 30 giorni di tempo dalla notifica, per presentare memorie difensive. La Procura della Corte dei Conti muove precise accuse: la parcella sarebbe stata pagata al di fuori di qualsiasi parametro tabellare che, vista l’attività e il valore dell’accordo raggiunto, al massimo poteva quantificarsi in 50 mila euro e non certo nell’esorbitante somma di 500 mila euro. Non solo. La Corte dei Conti contesta anche il pagamento di circa 50 mila euro, corrisposti alla studio legale romano quali spese vive, senza che le stesse venissero documentate con fatture e pezze giustificative. Dunque, adesso non si aspetta che la memoria tesa a giustificare il pagamento della parcella di 500 mila euro allo studio legale romano che, in caso di mancato accoglimento da parte della Corte dei Conti, sarebbero costretti a restituire al comune di Cerchiara. Intanto, il sindaco e l’amministrazione comunale, riservandosi il diritto di replica dopo la pubblicazione della notizia, “con serenità e, soprattutto, con la coscienza tranquilla, confidano nella Giustizia ed attendono le determinazioni che la Procura della Corte dei Conti regionale vorrà adottare dopo le nostre argomentazioni che l’invito a dedurre ha richiesto”. Serenità e coscienza tranquilla che, secondo il sindaco Carlomagno, derivano dalla “straordinaria operazione, mirata soprattutto alla rimozione dei rifiuti tossici, agenti pro-cancerogeni, dal proprio territorio a tutela della salute pubblica, unica in Italia, ma soprattutto unica nella reale bonifica del sito, che verrà consegnato nell’imminente autunno”.
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