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Intimidazioni al nostro collaboratore Antonio Le Fosse

Intimidazioni al nostro collaboratore Antonio Le Fosse

ROSSANO - In questi giorni, dopo la pubblicazione dell'articolo inerente alla tappa del leader politico Matteo Salvini (Lega Nord) nella città bizantina, sono arrivate una serie di intimidazioni, con insulti tramite il web e minacce attraverso un messaggio scritto su un foglio bianco trovato in forma anonima sul parabrezza dell'auto parcheggiata sotto casa (vedi foto), al Reporter e nostro collaboratore Antonio Le Fosse. “Un atto vile – ha dichiarato il Reporter Le Fosse – che non condivido assolutamente, anche perché, attraverso i miei diversi reportage giornalistici, ho sempre raccontato la verità dei fatti, con una precisa etica umana e professionale, anche attraverso questo importante sito d'informazione e senza mettere in atto mai alcuna forma di protagonismo. Forse la verità dà fastidio a qualcuno. La mia mission di umile operatore dell'informazione – ha poi proseguito lo stesso Le Fosse – è finalizzata, in primo luogo, a documentare i tanti lettori on-line sulle vicende che, di giorno in giorno, si susseguono in questo importante e martoriato territorio. Non immaginavo, dopo tanti anni di onorata carriera giornalistica, di ricevere minacce nel documentare, con coerenza ed imparzialità, la tappa di Salvini a Rossano avvenuta nei giorni scorsi. Prendo atto di questo increscioso episodio e vado avanti, nonostante qualcuno abbia deciso di zittirmi, con la piena consapevolezza di continuare a contribuire, tramite una serie di articoli costruttivi, alla crescita di un territorio che, negli ultimi anni, è stato penalizzato da diverse scelte politiche mai condivise dai cittadini. Ringrazio, in modo particolare, coloro i quali – ha poi concluso il Reporter Le Fosse – hanno manifestato, in queste ore, la loro vicinanza e solidarietà, anche attraverso i social, nei confronti del sottoscritto”.

Al nostro collaboratore va tutta la solidarietà della Redazione di dirittodicronaca.it affinché questo modo di agire antidemocratico, che sottende alla cultura della violenza, che rinneghiamo, sia emarginato, debellato, ripudiato.

 

 

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