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Fagnano, lutto cittadino per Sonia vittima di femminicidio In evidenza

Sonia Lattari (riquadro) e la Chiesa Madre dove ci saranno i funerali Sonia Lattari (riquadro) e la Chiesa Madre dove ci saranno i funerali

FAGNANO CASTELLO – Domani la cittadina montana dell’Esaro si fermerà. Lo farà per una giovane donna, Sonia Lattari, tragicamente scomparsa lunedì scorso poiché vittima di un femminicidio.

Lo si legge sui manifesti funebri affissi sui muri nei quali «il Sindaco, la Giunta e l'intera Amministrazione Comunale si associano al profondo dolore dell'intera comunità di Fagnano, e di fronte alla tragica scomparsa di Sonia Lattari, il Sindaco proclama il lutto cittadino per domani – domenica 19 settembre 2021 dalle ore 13:00 alle 24:00 – invitando tutti a sospendere ogni manifestazione pubblica prevista in tale arco di tempo». Certamente, la Chiesa Parrocchiale di piazza Splendore non potrà contenere tutti coloro i quali vorranno dare l’estremo saluto alla povera vittima. E così come la veglia dei giorni scorsi, il parroco don Paolo Viggiano dovrà attenersi alle norme anti Covid. «Poiché i posti in chiesa Madre sono stati limitati al numero di novanta – aveva detto il sacerdote prima della veglia di preghiera già svolta – cogliendo il desiderio di tanti a partecipare, aveva chiesto all’emittente “Voce Libera Fagnano” di trasmettere il momento di raccoglimento per dare a tutti la possibilità di pregare. Cosa che potrebbe avvenire anche domani, sempre raccogliendo le richieste della comunità al fine di pregare soprattutto per Sonia ma anche per tutte le vittime di violenza. Sarà il momento del silenzio e della preghiera, così come avvenuto alcuni giorni addietro quando è stato chiesto di portare un fiore, possibilmente rosso, posto in un vaso all’ingresso della chiesa poi portato davanti al Santissimo Sacramento per un momento difficile nel quale c’è bisogno solo di preghiera, di delicatezza e di riflessione». Già poche ore dopo la tragedia, d’altronde, sempre l’Amministrazione comunale guidata da Giulio Tarsitano aveva rimarcato come «lunedì scorso è stata scritta la pagina più nera e triste, un caso di femminicidio ha lasciato l'intera comunità incredula, sconvolta, arrabbiata. Sonia era una persona conosciuta e ben voluta da tutti. Non lasciamo spazio ai giudizi, questo è il momento dei silenzi e delle riflessioni, quello che è successo rappresenta il fallimento di una intera società. A nome di tutti i fagnanesi, l’amministrazione comunale si è stretta attorno ai figli della povera donna, Maurizio e Teresa, ed alle loro famiglie in un forte abbraccio». Nel frattempo, passando alle indagini dell’insano gesto commesso dal marito della vittima, lo stesso si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio dinanzi al magistrato di turno della Procura della Repubblica di Cosenza, avvenuto alla presenza del suo legale di fiducia , l’avvocato William Quintieri, del Foro di Cosenza. A tal proposito, va ricordato che l’uomo – portato in un primo momento nella cella di sicurezza della Compagnia di San Marco Argentano dopo il fermo di p.g. attuato dai militari dell’Arma – aveva chiesto di poter essere assistito dall’avvocato Giulio Tarsitano, sindaco di Fagnano Castello. Quest’ultimo, però, ha affermato di «rinunciare all’incarico soprattutto per rispetto verso la comunità fagnanese terribilmente colpita dalla tragedia». In questi giorni, a Fagnano Castello, si sono susseguiti tanti interrogativi: sensazioni di forte sconcerto e di incredulità nella cittadinanza e sulla possibilità che la tragedia si sarebbe potuta evitare. A rimarcare tutto ciò è stata senza ombra di dubbio la dichiarazione del procuratore capo di Cosenza che ha svelato un precedente tra i due coniugi, che col senno di poi potrebbe risuonare come un rimpianto specie per la vittima che ora non può fare più nulla e che aveva esortato «le donne a denunciare quando vengono poste in essere certe condotte, perché spesso può significare salvarsi la vita». Ora non resta che unirsi alla preghiera e di accomiatarsi purtroppo dalla povera Sonia prima del suo ultimo mesto viaggio solo con un significativo «riposa in pace». 

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