Esaro, la situazione Covid nel comprensorio In evidenza
- Scritto da Alessandro Amodio
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VALLE DELL’ESARO - Il numero delle vittime purtroppo è salito: con l’ottavo decesso che ha colpito Spezzano Albanese sono ora 27 in totale in questa zona per la seconda ondata del patogeno, oltre i 30 considerati anche quelli della primavera 2020. Nel conteggio c’è anche Altomonte che va ad aggiungersi ai quindici Comuni dell’ambito Esaro, il cui comune capofila è San Marco Argentano. Non si ferma purtroppo la virulenza di questi contagi dall'autunno scorso: a Roggiano ci sono state altre 6 persone scomparse, 3 a San Marco; 2 ad Altomonte, Cervicati, San Sosti e Sant’Agata d’Esaro, 1 a Malvito e Mongrassano.
Intanto, negli ultimi giorni ci sono due centri dove si sono registrati dei problemi più tangibili: San Sosti e Fagnano Castello. Nella cittadina del Pettoruto, da ieri – 7 aprile – nessuna riapertura delle scuole; sospensione immediata delle attività per i bar; screening tempestivo per la tracciatura di altri contatti. In quella montana vicina al Monte Caloria, invece, c’è un’emergenza per gli esiti dei tamponi molecolari ed un’assistenza medica carente alle persone positive al Covid-19. Nel primo caso, è stato il sindaco Vincenzo De Marco che ha stabilito il da farsi con l’ordinanza numero 15 del 6 aprile. Il tutto a causa dell’aumento improvviso dei positivi al Covid. Fino a qualche giorno addietro, i contagi a domicilio, come da comunicazione Asp, erano appena 4. Il borgo, che ha patito anche la morte di due persone, è stato per un periodo “Covid-free” ma – rovescio della medaglia – ha avuto l’intera Giunta contagiata, con l’assessore Amerigo Ricca che ha superato l’aggressione del patogeno dopo oltre quindici giorni di ricovero ospedaliero. Per questo, il primo cittadino sansostese, che ha avuto anche moglie e figlia fra i contagiati, ha sempre cercato di gestire con assoluta oculatezza. I contagiati, al momento, superano i venti casi pur solo con tamponi rapidi fatti a domicilio da un’operatrice sanitaria ma potrebbero aumentare. È per questo che il sindaco De Marco ha emanato già il giorno di Pasquetta un avviso precauzionale, ribadito poi ieri. «Abbiamo dovuto adottare misure più restrittive – ha detto – soprattutto per fronteggiare la situazione dei contagi venutasi a creare. Tramite u colloqui con la dirigente scolastica è stata disposta la chiusura di tutte le scuole; abbiamo sospeso l’attività d’somministrazione alimenti e bevande ed il monitoraggio – costante e periodico – ci sarà oggi pomeriggio con un ulteriore screening per gli eventuali contatti con soggetti positivi». La raccomandazione di De Marco è andata verso i cittadini al fine di «attenersi scrupolosamente alle regole che, ora più che mai, richiede il momento, invitando tutti alla massima collaborazione senza creare inutili allarmismi e sterili polemiche». Gli uffici comunali hanno diramato anche un avviso dove si spiegano le regole per raccogliere e gettare correttamente i rifiuti in questa fase d’emergenza sanitaria soprattutto per le persone positive o in quarantena obbligatoria. Inoltre, gli amministratori sono in costante contatto con l’Asp di Castrovillari al fine di monitorare la situazione sulla base delle richieste di isolamento, che impongono al sindaco l’emissione e la notifica delle ordinanze che riguardano solo i residenti e non coloro che sono domiciliati altrove. Sempre un sindaco, stavolta Giulio Tarsitano a Fagnano Castello, alla luce degli ultimi casi che hanno fatto lievitare il numero dei contagiati in paese, ha scritto una missiva di protesta al Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, ed al responsabile del Dipartimento di prevenzione a Castrovillari. «Ad oggi a Fagnano – scrive Tarsitano – si annoverano, purtroppo, 21 persone positive tra cui l'ultimo caso risulta accertato martedì sera da tampone rapido antigenico. Tra essi ci sono 3 ragazzi della scuola secondaria, in isolamento da giorni. I compagni di classe sono pure isolati ma attendono ancora di essere sottoposti a tampone molecolare di verifica e c’è anche un’anziana allettata sempre a seguito di tampone rapido antigenico che attende ancora il molecolare». È ben comprensibile allora – questa la protesta – il loro disagio psichico e quello delle rispettive famiglie. Sono passati dieci giorni dai molecolari e nulla è pervenuto mentre si vocifera che in altre zone, soprattutto sullo Ionio, pervengono in tempi ragionevoli». A quanto pare il ritardo riguarda solo il Distretto Esaro-Pollino. Il problema – a parere di Tarsitano – è rappresentato anche dalla mancata assistenza da parte dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) a tutti quei positivi, soprattutto anziani, che in preda ai sintomi più frequenti necessitano d’adeguata terapia». Oltretutto, in qualche occasione è stato chiamato il 118, ma gli operatori non hanno ritenuto trasportare i malati in ospedale. C’è preoccupazione, insomma. I cittadini tentano di chiamare gli uffici dell'Asp ma non trovano risposte. E quindi si rivolgono al sindaco che – a sua volta – risponde a tutti ma non più argomenti per giustificare i gravi ritardi e, tra l'altro, per problematiche non di sua competenza». Sindaci ultimo baluardo della sanità locale? È l’unica certezza che resta fino a quando sarà possibile. Altrimenti potrebbero esserci denunce penali a carico delle autorità sanitarie che diversi cittadini stanno minacciando.
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