San Marco, nascosta la possibile Unione con Cervicati In evidenza
- Richiesto un consiglio comunale sulla celata questione
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Politica
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SAN MARCO ARGENTANO - «Il Comune nasconde le carte e, di conseguenza, il futuro ai suoi cittadini». L’esternazione “con estremo rammarico” arriva dal consigliere di minoranza Paolo Cristofaro che ne spiega le ragioni. «Nelle scorse settimane abbiamo appreso da parte d’alcuni colleghi consiglieri di Cervicati che è stata avviata ed è in corso di valutazione la procedura d’unificazione con San Marco Argentano».
Un iter nato su impulso del comune cervicatese, formalmente proposto a quello sanmarchese, che però «da circa due mesi ha, di fatto, nascosto il tutto non solo a noi consiglieri d’opposizione ma soprattutto ai cittadini negando così, di fatto, la possibilità di potersi confrontare e discutere su un'opportunità concreta per lo sviluppo la crescita della comunità». Cristofaro, al di là «delle singole legittime opinioni e le necessarie valutazioni socio-politiche ed economiche che tutto ciò comporta», contesta alla maggioranza e al sindaco in primis «l'evidente colpa di aver celato agli occhi della comunità una procedura già promossa, nascondendo così un possibile percorso di sviluppo. Al contempo ostacolando il confronto politico quasi come se fosse un argomento che ad altri non debba interessare e gli unici a poter prendere una decisione sul punto siano maggioranza e sindaco». Il consigliere Cristofaro, invece, a nome del gruppo “Progetto comune” «nel solco dell'impegno già assunto con la comunità», anche questa volta ha voluto «rompere il velo di speculativo silenzio che la maggioranza stende sulle più importanti e delicate decisioni politico-sociali del paese». Con questa intenzione è stata già richiesta la convocazione consiglio comunale ad hoc in cui «si discuta – conclude l’esponente di minoranza – di tale opportunità, consentendo ai singoli consiglieri d’esporre la propria opinione e soprattutto ai cittadini di partecipare e confrontarsi su un importante argomento che potrebbe essere snodo cruciale per il futuro prossimo nostro e dei territori vicini. Insomma, l’auspicio è quello che la maggioranza accolga l’istanza e convochi al più presto una seduta consiliare, soprattutto perché «deve finire l'epoca in cui decisioni che interessano la collettività siano assunte da pochi nelle “segrete stanze” invece di cercare un nuovo metodo politico che consenta maggiore partecipazione e condivisione di tutte le scelte».
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