San Sosti, vaccino anti Covid per l’ultracentenario Vincenzo Diurno
- Scritto da Alessandro Amodio
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Esaro Cronaca
- Letto 1355 volte
- Stampa
SAN SOSTI - Nel 1920, ai tempi dell’epidemia “spagnola” era appena nato; stavolta è stato il primo ultracentenario dell’Esaro a farsi somministrare il vaccino anti-Covid. È Vincenzo Diurno, che il prossimo 3 giugno compirà ben 102 anni e che nella sua vita ne ha visto davvero tante. La fiala del vaccino “Pfizer” è stata inoculata dal dottor Vincenzo Scilingo, responsabile del Polo sanitario sansostese, sotto lo sguardo attento del collega Angelo Domenico Bruno, suo medico di famiglia.
“Zio Vincenzo” come viene affettuosamente chiamato dalla comunità sansostese si è sottoposto alla vaccinazione senza alcun ripensamento e tra 21 giorni si ripresenterà per il richiamo. Valoroso combattente della seconda Guerra mondiale, deportato ed internato in un lager nazista cosa per la quale nel 2017 gli è stata conferita una medaglia d’onore al merito con decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il traguardo dei 100 anni è ora riuscito a vaccinarsi per la gioia della sua famiglia: due figlie, cinque nipoti e altrettanti pronipoti. Ad accompagnarlo l’affettuoso genero Pasquale Magno, sottufficiale della Forestale in pensione ed ora presidente dell’Anfor di Cosenza che ha ricevuto anche le congratulazioni del sindaco Vincenzo De Marco e della sua Giunta. L’ultracentenario, con la vaccinazione appena somministrata, ha attirato ancora una volta a sé l’attenzione, come aveva fatto a giugno 2019 quando, nel Santuario del Pettoruto, venne festeggiato per il suo secolo di vita. Una gioia per l’intera comunità che ha affettuosamente abbracciato non solo dai sansostesi ma da quanti hanno avuto il piacere di poter condividere con lui quel momento. Zio Vincenzo, che nella vita ha fatto il mestiere di macellaio, ha sempre avuto parole d’affetto per tutti, specie per i suoi “sani insegnamenti” che ha sempre dato, ricevendo - oggi come allora - numerosi attestati di stima.
© Riproduzione riservataAbbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano