San Sosti: auto bruciata nella notte, si indaga sull’eventuale dolo In evidenza
- Scritto da Redazione
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Esaro Cronaca
- Letto 1603 volte
- Stampa
SAN SOSTI – Sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco di Castrovillari per spegnere le fiamme con le quali è stata appiccata e poi completamente distrutta un’utilitaria nei pressi del centro storico sansostese.
L’auto, una Ford Ka, ha preso fuoco durante la notte ed i primi ad intervenire sono stati i militari dell’Arma con una pattuglia che stava perlustrando l’abitato, con i carabinieri che hanno cercato di dar manforte ai primi soccorritori. L’autobotte dei Vigili del Fuoco, giunta nel tempo necessario occorrente per raggiungere dal Pollino la cittadina del Pettoruto, non ha potuto far altro che spegnere i piccoli focolai ancora presenti e mettere in sicurezza la zona nonché raccogliere una serie di indizi che potrebbero essere utili alle indagini. Gli inquirenti, coordinati dal maresciallo maggiore Alberto Cestino, non escludono al momento alcuna pista, hanno comunicato la notizia di reato all’Autorità Giudiziaria presso il Tribunale di Castrovillari e segnalato l’informativa anche alla Compagnia dei carabinieri di San Marco Argentano guidata dal capitano Oscar Caruso. Si è in attesa degli accertamenti tecnici fatti dai Vigili del Fuoco ma, intanto, si sta cercando di capire se ci sono delle telecamere di sorveglianza che potrebbero rivelare qualche elemento utile alle indagini. Erano diversi anni che non accadeva un fatto del genere nella cittadina sansostese e questo pone comunque degli interrogativi. La proprietaria è una donna che fa la casalinga e questo dovrebbe escludere un atto nei suoi confronti anche perché l’auto è stata data alle fiamme vicino la sua abitazione. Si indaga anche in altre direzioni per l’eventuale atto doloso. L’utilitaria, pur non nuovissima, sarebbe stata tenuta in buone condizioni e questo potrebbe escludere il corto circuito e quindi le cause accidentali. Ma fino a quando non ci saranno altri elementi utili, al momento – pur non escludendo nulla – non si può essere certi della causa connessa all’incendio.
© Riproduzione riservata
Abbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano