Gli avvocati spezzanesi insieme per la fusione dei comuni
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SPEZZANO ALBANESE - Nei giorni scorsi si è svolto (con le dovute regole di distanziamento) un incontro tra la maggior parte degli avvocati di Spezzano Albanese per discutere sulle prospettive di un eventuale processo di fusione dei Comuni del comprensorio (Spezzano Albanese, Tarsia, San Lorenzo del Vallo e Terranova da Sibari).
I professionisti Spezzanesi, pur evidenziando la complessità ed anche le criticità dell'operazione di unificazione dei comuni interessati, hanno espresso, comunque, grande interesse sulla “questione fusione”, ritenendo che l'idea di una riorganizzazione amministrativa, unita ad una politica economica di sviluppo del territorio, potrebbe generare quei benefici concreti rispetto l'attuale situazione “di preoccupante difficoltà economico-sociale” della zona, che nel breve termine “non sarà in grado, ormai, di erogare quei minimi servizi essenziali di un paese civile”.
Così, per gli avvocati in riunione, “si impone una reazione progettuale di alto respiro che rilanci l'intero comprensorio, il quale dovrà assumere quel ruolo di polo attrattivo delle ulteriori comunità confinanti”.
Per cui non è più procrastinabile avviare un processo di rafforzamento del territorio attraverso forme di collaborazione, di aggregazione, finalizzate all'integrazione totale delle popolazioni dei comuni suddetti, i quali, peraltro, potranno usufruire di benefici finanziari importanti per molto tempo.
In tal senso, sempre per i professionisti, sarebbe auspicabile attivare immediatamente alcune forme di collaborazione tra i comuni nella gestione ed erogazione di alcuni servizi, nonché pensare di ripristinare alcuni presidi istituzionali, come per esempio l'Ufficio del Giudice di Pace la cui soppressione ha rappresentato (e tuttora rappresenta) il segno tangibile di una retrocessione civile senza appello.
«Il territorio ha bisogno -dicono- i riconquistare quella storica centralità che ha perso negli ultimi decenni, valorizzando e promuovendo sinergicamente tutte le ricchezze ed energie del comprensorio».
«Gli avvocati Spezzanesi, (insieme, si spera, ai colleghi del comprensorio) hanno intenzione di partecipare attivamente al processo di riassetto istituzionale dei territori interessati, “contribuendo alla causa” con le proprie competenze ed esperienze. Stare fermi -concludono- sarebbe un mero suicidio».
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