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Il Poliambulatorio di Roggiano può riaprire a certe condizioni

  • A seguito del sopralluogo vanno adeguate soprattutto le norme anti-Covid
Il poliambulatorio roggianese dell'Asp Il poliambulatorio roggianese dell'Asp

ROGGIANO GRAVINA - Il Poliambulatorio di località Cardoso si può riaprire a condizione che lo stesso sia adeguato alle norme anti-Covid. È l’esito del sopralluogo effettuato da alcuni responsabili per la valutazione dei rischi della salute e sicurezza. Presenti il responsabile, dottor Vincenzo Pignatari, il dirigente medico del Poliambulatorio, dottor Giannino Raddi e la responsabile dell’Ufficio amministrativo - Dipartimento di prevenzione - dottoressa Valentina Battendieri.

In pratica, in base alla richiesta del direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Asp di Cosenza, dottor Mario Marino, è stata verificata la sussistenza di alcuni requisiti. La valutazione ha riguardato gli ambienti di lavoro-studi medici; quelli dedicati all'utenza-servizi igienici; le vie d’emergenza; i rischi incendio e biologico; le misure di prevenzione anti-contagio Covid-19. Dalle risultanze, allo stato attuale, non sono emerse particolari criticità di sicurezza per la salute degli operatori. I locali sono idonei per gli spazi organizzativi, ma relativamente alle misure generali di prevenzione anti Covid-19 vi sono alcune problematiche. Bisogna, pertanto, individuare: percorsi separati d’entrata ed uscita dalla struttura sanitaria; misurare la temperatura corporea mediante termometro ad infrarossi a chi vi accede; mettere a disposizione degli utenti soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani; ottimizzare la cartellonistica sulle misure di prevenzione e definire il numero massimo di utenti che può sostare contemporaneamente nella sala d'attesa». In particolare, mancano i prodotti per l'igienizzazione delle mani e la cartellonistica sulle misure di prevenzione anti Covid-19 e non sono disponibili al momento dati sulla fornitura e sul consumo di Dpi agli operatori sanitari. Da qui le prescrizioni affinché il Poliambulatorio ritorni attivo a pieno regime. In ultimo, va ricordato che era stato il “Comitato De Maio” ad accendere di nuovo i riflettori sulle carenze specifiche del Poliambulatorio, con una delegazione che era stata ricevuta dal Commissario prefettizio, dottoressa Eufemia Tarsia, la quale aveva preso a cuore la vicenda segnalandola ai vertici Asp che si sono attivati in tal senso.

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