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Malvito, operazione ambientale con sequestro e tre denunce In evidenza

  • Eternit, inerti, pneumatici e rifiuti vari a cielo aperto
Il materila ritrovato sul terreno sequestrato Il materila ritrovato sul terreno sequestrato

MALVITO - Operazione congiunta contro i reati ambientali, quella condotta dai militari dell’Arma della Compagnia di San Marco Argentano coordinata dal capitano Oscar Caruso, nel territorio malvitano. Infatti, in un servizio coordinato tra le stazioni di Malvito e San Sosti, comandate dai marescialli Gennaro Vinci e Alberto Cestino, quest’ultimo con esperienza al Noe (Nucleo operativo ecologico),

gli stessi hanno scoperto – in località Pauciuri – un terreno di circa 800 mq. (che è stato sequestrato) sul quale erano depositati – a cielo aperto – rifiuti speciali e non di diversa natura. In “bella mostra” una decina di lastre di eternit (cemento-amianto), scarti di demolizione-inerti, ferraglia varia e diversi pneumatici usati. I militari intervenuti sono risaliti ai proprietari del terreno, tre persone (parenti tra loro) e li hanno denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Cosenza per i reati ambientali ascritti. Sembra che il materiale fosse lì da più tempo: una parte proveniente dalla dismissione di un garage, il cui tetto sarebbe stato divelto con lo smaltimento dell’eternit non avvenuto per come previsto dall’Unità di prevenzione in materia dell’Asp; un’altra parte (pneumatici e ferraglia) derivante da un’attività lavorativa pregressa dei tre denunciati. Alla base del sequestro e delle denuncie il fatto che il materiale giaceva su un nudo terreno senza alcuna impermeabilizzazione e, quindi, ritenuto potenzialmente inquinante per le falde acquifere. Prosegue così l’attività volta al rispetto dell’ambiente da parte degli uomini della Benemerita, indirizzato nello stesso solco attuato in precedenza dall’ex comandante – ora trasferito a Reggio Calabria – capitano Giuseppe Abrescia.           

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