Chiesti i domiciliari per il 47enne di San Marco Argentano In evidenza
- Il giudice si è riservato di decidere entro cinque giorni
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Cronaca
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SAN MARCO ARGENTANO - L’interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto L. C., il 47enne di San Marco Argentano, assistito di fiducia dall’avvocato Benigno Cerchiaro del foro di Paola, si è tenuto regolarmente presso il carcere di via Popilia a Cosenza, dove lo stesso si trova rinchiuso da lunedì scorso. L’uomo, accusato di stalking, minacce, presunta violenza sessuale e addirittura di tentato omicidio nei confronti dell’ex moglie dalla quale si era separato,
non si è avvalso della “facoltà di non rispondere” ma ha dato la sua versione dei fatti. In particolare, dinanzi al Gip Piero Santese arrivato nella casa circondariale con un suo assistente, il 47enne avrebbe negato alcune circostanze più gravi (nella fattispecie la violenza sessuale o il tentato omicidio), ed avrebbe ammesso solo alcuni episodi minori come lo stalking, le minacce reiterate nel tempo ed alcune scaramucce scoppiate a seguito di litigi con l’ex consorte. Il suo legale avrebbe descritto “la personalità” dell’uomo, cercando delle valide attenuanti che alla fine potrebbero portare un “barlume di speranza” nella linea difensiva. Per il 47enne, infatti, la difesa ha presentato al Giudice un’istanza di pena meno afflittiva che, verosimilmente, è quella degli arresti domiciliari. Il Gip Santese si è, ovviamente, riservato di decidere entro cinque giorni. Nella decisione è ovvio che saranno confutati i fatti descritti nel voluminoso fascicolo investigativo che i militari della Compagnia di San Marco Argentano, coordinati dal capitano Giuseppe Abrescia, hanno trasmesso alla Procura della Repubblica di Cosenza. Infatti, solo a conclusione della corposa attività d’indagine è avvenuto l’arresto dell’uomo da parte degli uomini guidati dal maresciallo Antonio Guido, vice comandante della stazione di San Marco.
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