"Prima l'essere umano"; lo slogan della Giornata del Rifugiato
- Organizzata dal “Progetto Mosaico” e dall’associazione culturale “Vincenzo Matrangolo”
- Scritto da Alessandro Amodio
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SAN SOSTI - “Prima l’essere umano”: è stato questo il titolo un po' provocatorio viste le ultime esternazioni in merito, dato alla Giornata Mondiale del Rifugiato 2018 che si appena è svolta nel centro del Pettoruto. Organizzato dal “Progetto Mosaico” in sinergia con il Comune sansostese guidato da Vincenzo De Marco e l’associazione culturale “Vincenzo Matrangolo”,
l’evento culturale si è tenuto soprattutto perché a San Sosti esiste un centro di prima accoglienza per i profughi ovvero uno Sprar, Sistema di protezione rifugiati e richiedenti asilo. Scopo principale della manifestazione, che ha visto anche la presenza di diversi giovani di diverse etnie da considerare ormai integrati con la realtà locale, è stato quello di disquisire proprio sulle priorità umanitarie rispetto alla questione ed a tutto il resto che è diventato ormai oggetto di dibattito quotidiano. L’appuntamento si è svolto nella sala consiliare “Tufarelli Pisani” e, a tale proposito, è stata presente Elena Fiore Pisapia, autrice del libro “I ragazzi venuti dal mare” che proprio con un gruppo di giovani africani ha vissuto un’intensa esperienza personale che – alla fine – l’hanno portata a vergare quanto vissuto in prima persona. Vi hanno preso parte Daniela De Marco, il vicesindaco ed assessore alla cultura Franco Boncompagni, l’ex sindaco di Sant’Agata d’Esaro Domenico Tolve, nonché il professor Giovanni Cristofalo (tra l’altro ex primo cittadino di Malvito) che al termine del dibattito, insieme ad un’altra collega del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) di Cosenza, hanno consegnato le certificazioni di lingua italiana ai beneficiari del progetto Sprar di San Sosti.
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