Terzo furto notturno di farmaci all’ex ospedale di San Marco In evidenza
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Cronaca
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SAN MARCO ARGENTANO - Terzo “raid” notturno nel dispensario farmaceutico dell’ex ospedale “L. Pasteur”. Dalla metà di settembre all’altra notte, passando per gl’inizi di ottobre, è la terza volta che i ladri penetrano nella struttura sanitaria e arraffano medicinali a tutto spiano. Identico il “modus operandi” dei malviventi, che si sarebbero presumibilmente introdotti all’interno da una zona dove non esiste alcun videocontrollo, cosa peraltro più volte sollecitata dall’Arma all’Azienda sanitaria provinciale.
I farmaci asportati sarebbero di tipo biologico e, almeno al momento, non è stato possibile quantificare il danno fino a quando non sarà completato l’inventario completo dei quantitativi rubati e soprattutto del loro valore commerciale. A metà settembre si parlò di circa 20mila euro; ai principi d’ottobre 2017, invece, quello più consistente di circa 250mila euro poiché all’epoca del secondo furto si era in presenza di farmaci salvavita, vaccini ed altri medicinali piuttosto costosi. Stavolta non è ancora certo il danno economico che, alla fine, potrebbe comunque arrivare o superare i 300mila euro se sommato agli altri due episodi. Sul nuovo deprecabile ammanco indagano ancora una volta i militari dell’Arma guidati dal capitano Giuseppe Abrescia, comandante della locale Compagnia che ha effettuato un meticoloso sopralluogo sul posto insieme ai suoi più stretti collaboratori. È molto probabile che il furto sia stato perpetrato nel periodo tra le tarda serata di giovedì e le prime ore dell’alba di ieri. Tuttavia non c’è notizia d’alcun segno d’effrazione. Il dispensario nel quale c’era il quantitativo di farmaci asportato si trova al piano seminterrato e l’ex nosocomio – come detto – non è provvisto d’alcuna telecamera. Ad accorgersi dell’ammanco dei medicinali sono stati ancora una volta i dipendenti della “Casa della salute”, che hanno avvisato la responsabile della struttura che ha sede all’interno del Capt (Centro assistenza primaria territoriale) per l’immediata chiamata al 112. Il lavoro degli investigatori dell’Arma è teso in modo spasmodico ad individuare gli autori, visto che è il terzo episodio in appena quattro mesi perché evidentemente potrebbe esistere una “gang” dedita a questo tipo di furti che, oltretutto, sembra essere sempre ben informata sull’esistenza dei farmaci nel dispensario farmaceutico per intervenire ancora una volta a colpo sicuro.
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