Esaro, grossi incendi a San Marco e tra Malvito e Mottafollone In evidenza
- Un sottufficiale dell’Arma di Malvito ricoverato per intossicazione
- Scritto da Alessandro Amodio
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- Pubblicato in Esaro Cronaca
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SAN MARCO ARGENTANO - Due incendi di grosse proporzioni hanno devastato due fette del comprensorio dell’Esaro. Contrada Prato, nel territorio sammarchese, è diventata praticamente un inferno fin dalla tarda serata di martedì con fiamme altissime e roventi che solo dopo oltre dodici si sono attenuate. Tra Malvito e Mottafollone, invece, le lingue di fuoco, alimentate anche dal vento, hanno preso di mira i terreni di un’azienda agricola e attraversato una collina tra i due comuni arrivando a lambire diverse abitazioni ed entrando quasi a contatto con un rifornimento di carburante.
Tempestivo e risolutivo l’intervento di alcuni volontari ma soprattutto dei militari dell’Arma di Malvito e San Sosti. Proprio un sottufficiale della stazione malvitana è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale di Cosenza probabilmente per intossicazione da fumo dopo aver contribuito allo spegnimento delle fiamme insieme al collega comandante della caserma sansostese. Per il sottufficiale una prognosi di quindici giorni. A San Marco, invece, le fiamme sono proseguite fino al primo pomeriggio di ieri. Innumerevoli, per quanto è dato sapere, le richieste d’intervento al 115 per spegnere l’incendio che ha praticamente messo in ginocchio tutta la zona agricola: dai diversi terreni circostanti fino alle numerose stalle d’animali sfiorate dal fuoco. Desolante, purtroppo, lo spettacolo finale con ettari di terreno e centinaia di piante d’ulivo andate praticamente in fumo che, in termini economici, rappresentano un danno ingente. «Eravamo e siamo rimasti soli» si lamentano i residenti della popolosa contrada per il mancato arrivo di mezzi d’emergenza perché – a quanto pare – impegnati, con i pochi mezzi a disposizione, a sedare altri focolai nel comprensorio tra il Tirreno ed il Pollino. L’odore acre del fumo è arrivato nella notte fino alla vicina Roggiano e le fiamme, altissime, hanno praticamente oscurato anche la visione della luna. Ieri mattina s’è recata sul posto solo una pattuglia della Protezione civile che ha fatto il possibile ma le fiamme ormai avevano imperversato facendo per fortuna solo danni alle cose pur restano la comprensibile preoccupazione nei residenti per l’immediato futuro.
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Emanuele Armentano