Sequestrata area adibita a discarica a Spezzano. Tre persone denunciate In evidenza
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SPEZZANO ALBANESE – (Comunicato stampa) In data odierna, in Spezzano Albanese, i militari della locale stazione carabinieri unitamente a quelli della stazione di San Sosti, coordinati dal comandante della compagnia di San Marco Argentano, cap. Giuseppe Abrescia, al termine di un’articolata attività investigativa, deferivano in stato di libertà tre soggetti residenti nel territorio di Corigliano Calabro. In particolare, i militari attraverso mirati servizi di osservazione, rinvenivano in località Infascinato di Spezzano Albanese, all’interno di un terreno di proprietà di una coppia di Villapiana e adibito a capannone industriale, un'ingente discarica di rifiuti a cielo aperto su di un'area di circa 2000mq depositati in modo incontrollato e soggetti all’intemperie con potenziale inquinamento delle falde acquifere.
Dai primi accertamenti effettuati dai militari operanti, vi era una terza persona anch’essa originaria di Corigliano Calabro, a cui i proprietari del terreno, a loro dire, avrebbero concesso a titolo gratuito la possibilità di parcheggiare all’interno della loro proprietà, alcuni mezzi di proprietà dell’uomo, non rendendosi conto che in effetti venivano invece depositati rifiuti speciali pericolosi e non, nella fattispecie pneumatici usurati, materiale ferroso, bombole di gas, marmitte di autovetture, parti meccaniche di motori, plastica, batterie esauste, apparecchiature elettroniche (raee) tra cui lavatrici, frigoriferi muniti di motorini contenenti gas cfc, lavastoviglie, cucine. Sull’area interessata non era presente alcun sistema antincendio, apposita cartellonistica ed altri requisiti previsti dalla normativa sancita dal d.l.vo 152/2016. Pertanto i tre soggetti N.U., L.F.F., D.R.L. venivano deferiti alla Procura della repubblica presso il tribunale di Castrovillari ai sensi dell’art. 256 co. 1-3 del d.l.vo 152/2006 (gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in assenza di autorizzazione e realizzazione di discarica abusiva). Stante la necessità e l’urgenza di evitare che il medesimo reato potesse comportare ulteriori conseguenze, si procedeva al sequestro preventivo dell’area di circa 2.000 mq e dei rifiuti ivi presenti.
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