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Centinaia di persone all'ultimo saluto di Edda e Ida Maria In evidenza

  • Don Alfredo: "Un dolore che ha toccato tutta la comunità"
Centinaia di persone all'ultimo saluto di Edda e Ida Maria

SAN LORENZO DEL VALLO – Sono arrivate alle 14.50 da San Marco Argentano, abbracciate da una folla indefinibile, le salme di Edda Costabile e Ida Maria Attanasio. Davanti la chiesa di San Lorenzo Martrie, che non riesce a contenere la moltitudine di persone che sono venute a rendere omaggio, le due vittime della sparatoria del cimitero hanno ritrovato il calore di una intera comunità in lacrime, il cui silenzio era rotto solo dallo straziante grido di dolore di Emanuele Attanasio, marito di Edda e padre di Ida Maria. Un uomo ormai consumato nello spirito e nel corpo per quella tragedia che mai avrebbe voluto vivere. All'altare accolgono le due bare il parroco sanlorenzano, don Alfredo Pisani, ed il parroco di Tarsia (dove Ida Maria viveva), don Natale Caruso, assieme a tanti familiari. Il momento della preghiera è commovente, don Pisani nella sua omelia sottolinea come oggi sia il “momento della preghiera”.

«Questo spazio che viviamo -ha aggiunto- offriamolo al Signore come sacrificio per le nostre sorelle. Rispettare la vita significa rispettare Dio. Raccogliamo, quindi, le nostre forze in questo momento così particolare. Questo lutto -ha continuato- vorrebbe farci perdere la speranza ma, come lo stesso vescovo ci ha ricordato qualche giorno fa, dobbiamo essere forti e trovare la speranza nella parola del Signore. Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e nessun tormento potrà mai fermarle». Don Alfredo ha poi precisato che la massiccia presenza in chiesa era per «testimoniare l'umana e cristiana solidarietà per questa famiglia distrutta dal dolore. Dolore -ha detto- che ha toccato tutta la comunità; ma è nel dolore che capiamo che non è la morte ad avere l'ultima parola, visto che apparteniamo a Dio e non alla morte. E se la morte rimane sempre un passaggio pieno di amarezza e di angoscia, dobbiamo sapere che il Signore non ci lascia mai soli». Poi ricorda la figura di Edda, che qui a San Lorenzo ha svolto il ruolo di insegnante. «La sua -ha aggiunto don Alfredo- è stata un'opera di misericordia esemplare, istruendo generazioni di ragazzi del paese».
A margine della celebrazione una commovente lettera è stata letta da una familiare che ha sottolineato come “ci siano dolori che non si possono cancellare”. «Possiamo solo affrontarli -ha aggiunto- e non basterà fare come se nulla fosse successo. Sarà difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che ci lasciate. Continueremo ad aspettare quel campanello suonare». Rivolta a zia Edda dice: «Ci mancherà la tua forza interiore», mentre a Ida Maria: «Non c'era giorno che non mi chiamavi, continua a farlo, il cuore ti ascolterà. Vegliate su di noi e sul cuore addolorato di zio Emanuele». Infine invoca il sentimento di misericordia e pace per “zio Emanuele e Francolino, vittima della vita crudele”.
Alla fine della celebrazione le due salme sono state salutate con un lungo applauso squarciato dalle urla di dolore del marito di Ida, che è stata portata al cimitero di Tarsia, mentre Edda riposerà il suo sonno eterno a San Lorenzo, in quel cimitero dove domenica scorsa è stata violentemente uccisa.

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