L’evento che risale al lontano 1709, denominato “A fera i l’Aglia”, si sta perpetuando in questi anni con un appuntamento ormai tradizionale. Oltretutto l’aglio, prodotto di nicchia particolarmente apprezzato in questo territorio, è importante anche per l’aspetto salutistico per il quale s’è dimostrato un vero e proprio deterrente in alcuni casi, al fine di combattere certe malattie. È quanto ha affermato Adriana Ada Ceverista Chiappetta (docente Unical Dibest), che ha parlato anche di uno studio fatto grazie alla misura 125 del Psr Calabria 2007/13. Sugli aspetti più intrinseci del bulbo si sono poi espressi anche Innocenzo Muzzalupo, del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura; Carmine Paternostro ed Antonio Farina, quest’ultimo con una relazione su “i funghi porcini all’aglio rosso cardinale e all’aglio rosso vellutato di Fagnano”. Presenti anche il sindaco Giulio Tarsitano, che ha messo l’accento «sulla possibilità reale di valorizzare in termini economici la pregiata spezia sul territorio», l’assessore all’agricoltura Paolo Ardis ed il consigliere delegato alla forestazione Oreste Amendola. A fare da cornice all’evento stand gastronomici di prodotti tipici locali e dell’artigianato ed una mostra fotografica su “usi, tradizioni e costumi del folklore calabrese”. Alla fine spazio alla “Sagra ‘da frisa cunzata’, condita con aglio rosso cardinale, olio extravergine d’oliva locale, ecc. il tutto innaffiato da un buon vino rosso. Premiato un piatto con specialità gastronomica creativa e deliziosa al gusto del prezioso bulbo al quale è stata offerta una targa dal Comune. Premio speciale al miglior piatto preparato con carne di maiale e aglio rosso vellutato di Fagnano Castello.