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Il 25 aprile di Ferramonti celebra anche la Pasqua Ebraica In evidenza

Il 25 aprile di Ferramonti celebra anche la Pasqua Ebraica

TARSIA - In occasione del settantunesimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione dal regime nazifascista, l’Amministrazione comunale di Tarsia ha deciso di commemorare l’evento nell’area del Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia a partire dalle ore 9:30.
Quest’anno la Festa della Liberazione cade in mezzo alla settimana di Pesach, la Pasqua ebraica, con la quale gli Ebrei ricordano l’esodo e la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto. L’invito ad essere presente in questa giornata doppiamente simbolica è stato subito accolto dal Rav Umberto Piperno, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Napoli e responsabile per il Sud Italia, che, insieme al suo Referente per la Calabria, Dr. Roque Pugliese e a Don Natale Caruso, parroco di Tarsia, celebrerà il rito religioso che darà inizio alla giornata.

A testimoniare il valore delle attività avviate in questi ultimi anni nel campo di Ferramonti, per la prima volta in 70 anni è intervenuto direttamente con una sentita lettera di partecipazione e stima l’Ambasciatore di Israele in Italia, Naor Gilon, il quale saluta gli organizzatori e tutti i presenti all'evento, non solo facendo notare la coincidenza delle date, ma ricordando il forte valore simbolico che Ferramonti di Tarsia rappresenta nella storia dell’Umanità.
Scrive l'Ambasciatore: «(...) Il Campo d’Internamento di Ferramonti di Tarsia è uno di questi luoghi simbolo. Negli anni del secondo conflitto mondiale, che nella memoria del popolo ebraico sono anzitutto gli anni della persecuzione e della Shoah, il Campo di Ferramonti è stato, per i tanti che vi furono internati, il “luogo della vita possibile”, il “luogo della salvezza”. Qui si studiava, ci si sposava, si facevano figli e alcuni degli ebrei che vi hanno vissuto, o addirittura vi sono nati, sono poi diventati cittadini dello Stato d’Israele. Dalle loro testimonianze emerge una profonda gratitudine per la solidarietà di cui diedero prova la comunità locale e molte delle guardie preposte alla gestione del campo. Tra le pagine oscure degli anni della guerra, quella di Ferramonti ci parla di uomini e donne che misero il riconoscimento della dignità umana davanti alla burocrazia della legge, che contrapposero al pregiudizio razziale e religioso la libertà di coscienza e d’azione. Una storia esemplare che, ricordata oggi, suona come un monito a difendere e valorizzare quella libertà che costituisce la più preziosa eredità di quei tragici anni…».
Roberto  Ameruso, sindaco di Tarsia, esprime la propria soddisfazione per il serio lavoro storico e la politica di collaborazione che l’Amministrazione Comunale e i responsabili dell'organizzazione degli eventi nel Campo di Ferramonti stanno portando avanti e che hanno richiamato importanti e numerosi riconoscimenti fra cui quelli del Rabbino capo Piperno e dell'Ambasciatore Gilon ne sono profonda testimonianza. Questi apprezzamenti hanno evidenziato e ridato valore ai numerosi documenti storici presenti nei nuovi allestimenti museali e alla solidarietà umana offerta in quei tempi oscuri dagli abitanti di Tarsia. In questo contesto, per la prima volta anche la Comunità Ebraica di Trieste ha voluto riconoscere il patrocinio morale alla manifestazione organizzata a Ferramonti il prossimo 25 Aprile, il cui tema portante sarà, oltre la guerra di Liberazione, anche il grande ruolo svolto dalle donne che hanno combattuto quella guerra. Tra queste donne, sarà ricordata la figura di Rita Rosani, una partigiana triestina cui è stata riconosciuta la medaglia d’oro al valore militare. Anche l’A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ha riconosciuto il patrocinio morale alla manifestazione e Luca Branda, Presidente della sezione di Cosenza, sarà tra gli ospiti e relatori della giornata, insieme a Umberto Calabrone, segretario provinciale della CGIL Cosenza e all’On. Franco Sergio cui spetteranno le conclusioni sui lavori del 25 aprile.

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