La strage di Buonvicino in un libro, 25 anni dopo
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ROGGIANO GRAVINA - Fabrizia Rosetta Arcuri (giornalista) e Sergio Caruso (psicologo-criminologo), direttore Master di Criminologia Calabria, hanno presentato nei giorni scorsi sulla suggestiva terrazza di Palazzo Salerno il loro libro scritto a quattro mani: “Sangue del mio sangue”.
L'evento a cura del Cif, il Centro italiano femminile, sezione roggianese, e della Pro Loco, ha visto la presenza di un attento uditorio, in quella che è stata una precisa analisi criminologica ed un'attenta ricostruzione dei fatti della "strage di Buonvicino" del 1996, la più grande strage familiare avvenuta in Italia. Il libro – com’è stato spiegato – vuole essere anche una considerazione psico-sociale di chi ha vissuto sulla propria pelle l'orribile vicenda. Al tavolo dei relatori, insieme agli autori, sono stati presenti l’avvocato e consulente legale del Cif roggianese Rossana Chiappetta e lo psichiatra forense Giacomo Pantusa. Durante i lavori, coordinati da Massimiliano Trotta, che hanno visto i saluti iniziali del sindaco Salvatore De Maio e della presidente provinciale del Cif, Concetta Grosso, è stato descritto «in maniera nitida ed incisiva questa orribile pagina di cronaca, fornendo alla platea validi elementi di confronto e riflessioni». L’appuntamento, in sostanza, si è identificato in un chiaro invito alla prevenzione ed a non sottovalutare quei “chiari segnali” che spesso purtroppo possano sfociare in una vera e propria tragedia.
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