fbpx

Roggiano, Villa Larderia apre le porte all’Unical

L'antico stazio della Villa Romana a Larderia di Roggiano L'antico stazio della Villa Romana a Larderia di Roggiano

ROGGIANO GRAVINA - Villa Larderia, la location d’origine romana vero e proprio scrigno del patrimonio storico-culturale del paese, ha aperto le sue porte al Dibest, Dipartimento di biologia, ecologia e scienza della terra dell'Università della Calabria.

Il tutto avviene nell'ambito della convenzione stipulata tra il Comune di Roggiano Gravina e l'Unical. Nei fatti, cinque studenti del corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali, laureandi in restauro, hanno avuto modo di apprezzare i preziosi mosaici dell'area occidentale, quella delle terme private. A guidarli sarà la docente Unical Marianna Musella, responsabile del Laboratorio di restauro. Il Corso di Laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali è finalizzato a formare figure professionali altamente qualificate nello svolgimento di attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. Al sopralluogo era presente anche la dottoressa Mariangela Barbato, funzionario della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone. Sono state poste le basi per lo svolgimento di future attività finalizzate alla valorizzazione e fruizione del sito archeologico. A fare gli onori di casa sarà l'archeologa Tiziana Prezio, consulente scientifica, componente dell'Ufficio staff del sindaco di Roggiano Gravina Salvatore De Maio. L’accordo, previsto in quattro anni, regolerà il rapporto di collaborazione per attività di studio e di ricerca finalizzate al restauro e studio della “Villa romana di Larderia” ed altri beni di materiale lapideo di proprietà dell’Ente. Un altro importante tassello per avere più in considerazione la memoria storica roggianese.

 

© Riproduzione riservata
Torna in alto

Video di Approfondimento

ozio_gallery_lightgallery

Sport

Editoriali

Rubriche

Informazioni

Partners