Illustrati gli scopi e le ragioni dell’istituzione della commissione per come recita la delibera di giunta municipale fatta ad hoc, tutti i componenti hanno accettato la nomina garantendo il loro impegno per la migliore riuscita dell’evento culturale che si dovrà organizzare non appena la situazione sanitaria lo renderà fattibile. Ermano Turano, consulente dei Servizi sociali comunali ha rammentato come «il culto del sommo poeta non sia cosa estranea a Roggiano, ricordando che proprio il paese, subito dopo l’unità d’Italia, abbia partecipato alla sottoscrizione nazionale per la realizzazione della mastodontica statua di Dante, posta in piazza Santa Croce a Firenze, contribuendo con la somma di lire 100, e ponendo in essere uno sforzo economico non indifferente per l’epoca». Quindi, le professoresse Maria Luisa De Maria ed Elsa Fava, rappresentanti degli istituti scolastici e Giada Mele, delegata della Pro-loco hanno garantito la partecipazione degli enti da loro rappresentati. Il prof. Francesco Folino, presidente del Centro Studi “G. V. Gravina”, ha sottolineato come «si debba riprendere un percorso culturale da troppo tempo interrotto, riallacciando collegamenti con istituzioni culturali di livello locale e nazionale anche per la buona riuscita della manifestazione che si vuole realizzare». Gaetanino Marsico, altro componente, ha infine proposto di recuperare al più presto il busto bronzeo di Dante, attualmente ubicato nei locali di quella che è stata la biblioteca dell’ex centro Unla, «al fine di trovargli, previo restauro, idonea e più adeguata collocazione».