A Ferramonti sarà celebrata la festività del Rosh HaShanah
- Scritto da Emilia Aita
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- Pubblicato in Esaro Cultura e Spettacolo
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TARSIA - Il prossimo 5 ottobre, dalle ore 17:00 alle ore 19:00, si terrà nel campo di concentramento di Ferramonti a Tarsia lo speciale “Shofar e Canzone”.
«Quest’anno -afferma il rabbino Barbara Aiello- ricorrono settantacinque anni da quando l’ultimo servizio Rosh HaShanah si è tenuto in una delle tre sinagoghe del campo».
Per Shofar s’intende l’uso di uno strumento, il corno di montone, accompagnato con delle canzoni. Il Rosh HaShanah o anche giorno del giudizio e del ricordo è uno dei tre capodanni religiosi ebraici previsti nel calendario ebraico.
Ferramonti era un campo di concentramento diverso dagli altri, perché le famiglie stavano insieme, i bambini andavano alla scuola ebraica (cheder) dove potevano imparare l’ebraico e praticare le tradizioni ebraiche. All’interno del campo c’erano tre sinagoghe: una Riformata, una Ortodossa e una organizzata dal gruppo sionista Betar.
La storia del campo è una storia di sopravvivenza ebraica, grazie agli sforzi dei soldati e dei cittadini italiani, che hanno lavorato insieme per salvare quasi 4.000 ebrei.
Ferramonti è stato il più grande campo di concentramento fascista in Italia ed è stato creato come una struttura di prigione in cui uomini, donne e bambini ebrei erano costretti a vivere.
Il campo è stato chiuso il 5 dicembre del 1945 e nel 2004 è stato inaugurato con l’intendo di conservare l’identità e la memoria storica.
In onore del ruolo svolto dagli italiani nel salvare la vita di migliaia di ebrei, il rabbino Barbara Aiello, la prima donna rabbino italiana, offrirà un'esperienza di Rosh HaShanah nel campo stesso.
«Tutti sono benvenuti -conclude il rabbino- mentre onoriamo le tre sinagoghe a Ferramonti dove gli ebrei sono stati in grado di osservare la Shabbat (festa del riposo) e gli italiani che onoravano le tradizioni degli internati ebrei».
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Emanuele Armentano