I rioni, che per settimane organizzano il proprio falò preparando i vari piatti e raccogliendo le frasche provenienti dalla potatura di olivi, sono caratterizzati dal grande clima conviviale e di socializzazione. Con lo stesso spirito, migliaia di persone, come pellegrini, girano tutto il paese per far visita ai “fanognet”. Non manca attorno ai falò la buona musica popolare che allieta la serata tra canti, balli e degustazioni di piatti tipici. Quest'anno c'è grande fermento ed entusiasmo considerato anche il numero elevato di falò organizzati, e gruppi folkloristici itineranti. L'amministrazione guidata dal sindaco Ferdinando Nociti, si esprime in merito all'evento attraverso le dichiarazioni del consigliere con delega al turismo, spettacolo e marketing Giuseppe Gazzarano, " in linea con il lavoro ed il percorso tracciato fino a qui, abbiamo voluto fortemente promuovere e valorizzare uno degli appuntamenti tradizionali della nostra comunità, con l'obiettivo di mantenere e trasmettere ai più giovani la nostra Storia e la nostra identità, mantenere accesa la fiamma, significa guardare con fiducia al domani, perché solo girando lo sguardo verso la storia, alle radici si può costruire un futuro migliore. Il consigliere delegato continua "ringrazio tutti gli organizzatori che con grande entusiasmo si apprestano ad accogliere cittadini e visitatori, è questo lo spirito giusto, dimostriamo l'ospitalità che è nel DNA del nostro paese, dimostriamo l'orgoglio ed il senso d'appartenenza a questa comunità. Prepariamo a festa i nostri rioni, ed accogliamo sotto lo slogan ju presmi ka gjitonit (vi aspettiamo nei rioni), con il sorriso i nostri ospiti". Gazzarano conclude ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento  e dà appuntamento a tutti la sera di sabato 18, per i falò rionali e domenica 19 quando si svolgerà un solo falò presso largo Garibaldi, rione Carmine, dove verrà consegnata anche una targa ricordo a tutti gli organizzatori.