PNRR cos’è un Ospedale di Comunità?
- Scritto da Enrico Tricanico
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SAN MARCO ARGENTANO - Negli ultimi tempi si parla insistentemente dell’avvio dei lavori per l’Ospedale di Comunità, che sorgerà nel piano seminterrato dell’ex Ospedale di San Marco Argentano “Pasteur”. Il rifacimento dei locali è stato finanziato nel 2022 con i fondi della Missione 6 del PNRR per un importo di circa 1,5 milioni di euro.
Ma cosa sono gli Ospedali di Comunità? Il termine "ospedale" può indurre in errore, facendo pensare che si tratti di piccoli ospedali. In realtà, si tratta di strutture sanitarie territoriali destinate a pazienti "intermedi", ovvero coloro che necessitano di un'assistenza che si colloca tra l'ospedale per acuti (cioè gli ospedali propriamente detti) e l'assistenza domiciliare. Questo modello non prevede la presenza continua di personale medico. Gli Ospedali di Comunità non fanno parte della rete di emergenza-urgenza e non dispongono né di un Pronto Soccorso né di reparti ospedalieri.
La programmazione sanitaria regionale del 2022 ha assegnato al “Pasteur” un Ospedale di Comunità con un massimo di 20 posti letto attivabili. Come accennato, questa tipologia di struttura è destinata esclusivamente a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, come la stabilizzazione di condizioni croniche o il recupero funzionale post-acuto, ma che non richiedono un ricovero ospedaliero. Per quanto riguarda gli accessi ai ricoveri, questi non avverranno in maniera diretta, ma solo su prescrizione del medico di medicina generale o di uno specialista, previa valutazione e accordo con il responsabile dell’Ospedale di Comunità.
L’attivazione dei 20 posti letto programmati sarà strettamente legata alla dotazione di personale che l’ASP assegnerà alla struttura. Infatti, una delle principali criticità per il funzionamento degli Ospedali di Comunità – e più in generale di tutte le strutture finanziate con il PNRR – riguarda proprio la carenza di personale. La gestione di un Ospedale di Comunità richiede, ai sensi della normativa vigente (D.M. 77/2022), un’équipe formata nell'assistenza a pazienti con bisogni sanitari a bassa intensità, oltre a competenze informatiche legate alla telemedicina, altro elemento essenziale per garantire il funzionamento di questo modello.
L’assistenza infermieristica deve essere garantita 7 giorni su 7, 24 ore su 24. In generale, per poter operare, sarà necessario un numero di infermieri compreso tra 7 e 9, di cui 1 coordinatore, 4-6 operatori sociosanitari, 1-2 unità di altro personale sanitario con funzioni riabilitative e un medico part-time presente 6 giorni su 7. Ad oggi, la dotazione organica dell’ASP di Cosenza presenta una grave carenza di personale, sia in termini numerici che di specializzazione. Non è chiaro né nella programmazione regionale né nella normativa nazionale come si intenda avviare queste nuove strutture territoriali.L’unica prospettiva auspicabile sarebbe un piano straordinario di assunzioni specifico per l’assistenza territoriale, ma questa ipotesi appare piuttosto improbabile, considerando il blocco del turnover nella Pubblica Amministrazione.
Sebbene l'obiettivo sia quello di fornire un’assistenza territoriale più vicina ai cittadini, le limitazioni strutturali, la carenza di personale specializzato e l'assenza di servizi di emergenza sollevano dubbi sulla capacità di questa struttura di soddisfare pienamente le esigenze della popolazione. È fondamentale che le istituzioni affrontino tempestivamente queste criticità, garantendo risorse adeguate e delineando chiaramente il ruolo dell'Ospedale di Comunità all'interno del sistema sanitario.
Le nubi all’orizzonte sembrano addensarsi sempre di più, poiché appare evidente che, senza il personale necessario, l’Ospedale di Comunità – come le altre strutture realizzate con i finanziamenti del PNRR – rischia di essere esternalizzato ed affidato al settore privato, come già success in alcune Regioni italiane. Esiste, inoltre, un ulteriore scenario nefasto, che sarebbe un film già visto in Calabria: rimanere a braccia conserte appassionatamente ad aspettare che il tempo consumi anche queste nuove opere edili.
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