Per le amministrative di Luzzi un nuovo gruppo pronto a candidarsi In evidenza
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Politica
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LUZZI - Le amministrative, a Luzzi, sono ormai prossime e da più tempo sono diversi i nomi che si fanno riguardo ai probabili candidati a sindaco. Così come continuano a susseguirsi incontri e riunioni promossi da partiti, movimenti ed associazioni. Pronto a scendere nell'arena politica è un gruppo di persone che hanno visto la politica “non come poli o steccati contrapposti sempre - spiegano - ma come, in alcune situazioni, serbatoi diversi per origine e formazione dove attingere risorse energie idee ed uomini migliori”. Ad annunciare la nascita del gruppo, cui fanno parte esponenti di diversa estrazione politica, sono Giannino D'acri e Davide Calabrese. “Siamo pronti a guidare un reale e convinto processo di cambiamento e rinnovamento.
Tale convinzione e disponibilità - spiegano i due portavoce - nasce da una attenta disamina venuta fuori dopo diversi incontri che hanno visto nelle scorse settimane il coinvolgimento di segmenti significativi della comunità locale i quali invocano a alta voce una evidente ed indispensabile inversione di tendenza che si traduca in una netta discontinuità con il recente passato”. Per il neo costituito gruppo è necessario affrontare la risoluzione di problemi centrali del territorio come quello dell'ampliamento del cimitero e della revisione dello strumento urbanistico. Argomenti questi ritenuti “arenati da anni, per i quali allo stato attuale non si evince neanche la voglia di parlare degli stessi da parte dell'attuale esecutivo. Richiesta - spiegano D’Acri e Calabrese - che viene dal mondo cattolico, dal volontariato, dalla scuola, dalla cultura e, quindi, da tutto il tessuto sociale”. Per i due portavoce è necessario ridare il giusto ruolo alla politica. “Luzzi - affermano - non ha bisogno di candidati autoreferenziali e autoproclamati candidati a sindaco. Per quanto legittima sia la loro ambizione risulta improponibile perché non investiti in tale ruolo da altri ma solo da se stessi. Ciò - puntualizzano D’Acri e Calabrese - porta costoro alla ricerca ossessiva di candidati da mettere in lista, portatori di voti che poi spesso si tramutano in scatole vuote prive di competenze e personalità”. Indispensabile per il nuovo gruppo, dunque, è dare “dignità e spessore alla politica locale”, affinché la classe dirigente “possa essere considerata da esempio per tutti cittadini, al di là dello schieramento scelto, per ristabilire il giusto equilibrio tra cittadini e amministratori, quest'ultimi considerati quale punto di riferimento per il bene comune e non come il punto di riferimento per il proprio tornaconto personale”. D’Acri e Calabrese, assieme al loro gruppo, si dicono pronti a scendere in campo per dire la loro, nonché disponibili a “confrontarsi su un programma e sulla leadership con chiunque si mostrasse vicini alla nostra storia - affermano - ed ancor più alle nostre prerogative”. Però avvertono pure di “essere altrettanto pronti, qualora non dovessero verificarsi le convergenze auspicate, a non stare alla finestra per vedere passare l'ennesima volta personaggi in cerca d'autore”.
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