La "Festa delle Capanne" secondo Strigari
- Lo studioso parla della ricorrenza ebraica
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cultura e Spettacolo
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RENDE - Dopo una pausa forzata causa neve della scorsa settimana, sono ripresi gli incontri culturali con una tematica molto interessante “La festa delle capanne”. Relatore un eccezionale protagonista studioso – tra l’altro - di Testi Sacri, Antonio Strigari, che ha interessato in modo colto e puntuale il numeroso pubblico presente in sala. In sintesi Antonio Strigari ha saputo coniugare - con dovizie di particolari e con citazioni Bibliche - i vari significati delle conoscenza attraverso le immagini; dell’ebraismo e del cristianesimo; del confronto letterario e spirituale.
Ha sviluppato sapientemente il significato delle feste ebraiche più importanti soffermandosi in particolare sulla terza grande festa quella c.d. “delle capanne” sin dall’uscita dall’Egitto del popolo di Israele e nel durante il loro viaggio nel deserto verso la terra promessa. Ha parlato della complessità del calendario ebraico, delle date e della durata delle feste. La loro celebrazione e la simbologia delle quattro specie di vegetali durante le processioni: palma, cedro, mirto e salice. La meticolosità dei Rabbini nello scegliere il cedro perché dei rispondere alle esigenze della festa (quello prodotto a S. Maria del Cedro ha le caratteristiche richieste). Il dibattito, alla fine, ha determinato un vivace confronto che ha riguardato la continuità tra il Vecchio e il Nuovo Testamento, il rispetto delle leggi e le problematiche del nostro tempo.
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