Stessa situazione si sarebbe paventata, appunto, anche per il prossimo anno scolastico. Gli studenti luzzesi preferiscono iscriversi presso istituti lontani dalla cittadina luzzese e cosa ancor più grave presso altri Licei classici. Da un’indagine effettuata, infatti, è emerso che il calo degli iscritti sia dovuto alla sua collocazione presso il plesso delle scuole medie a Luzzi centro, soluzione che sarebbe dovuta essere temporanea ma che si è protratta negli anni. L’esecutivo di “Palazzo Vivacqua”, quindi, è corso ai ripari prima che fosse troppo tardi decidendo di allocare la nuova classe nel Liceo Artistico. “La scelta è nata dalla volontà di tutelare in ogni modo un istituto che rappresenta l’identità storica e culturale della nostra comunità - spiegano il sindaco e l’assessore in una nota - e di garantire la continuità di un’offerta formativa adeguata alle esigenze degli studenti futuri della nostra città e di tutta la provincia”. L’amministrazione comunale ritiene, altresì, necessario trasferire totalmente, nel più breve tempo possibile, il Liceo Classico nella zona valliva, oggi popolosa e allo stesso tempo più facilmente raggiungibile e attrattiva per gli alunni dei paesi limitrofi. “Considerato che le strutture scolastiche di proprietà comunale ubicate nell’area valliva, in questo momento, sono occupate e/o sottoposte a lavori di adeguamento sismico, - evidenziano Umberto Federico e Maria Leone -  si è ritenuto opportuno, nell’immediato, dare una risposta concreta alle problematiche emerse ubicando la prima liceale presso la sede del Liceo Artistico, sito in contrada Ginestreto, con la volontà di trasferire, a lavori ultimati, tutte le classi dello stesso liceo in un’unica struttura della zona valliva”. Quindi l’invito ad iscriversi al Liceo Classico luzzese “che, fin dalla sue origini nella nostra città, - ricordano il sindaco e l’assessore -  ha fornito le competenze a centinaia di studenti in molteplici campi: dalla medicina al campo giuridico, dal teatro al giornalismo, dall’ingegneria alla scienza, dalla letteratura all'archeologia, dal mondo dell'insegnamento all'arte, formando al contempo generazioni di stimati amministratori e professionisti del territorio”.