Cerzeto, la solidarietà del consiglio comunale a Candreva. Unanime condanna dell’atto intimidatorio In evidenza
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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CERZETO - Ferma, decisa ed unanime condanna agli atti vili ed alle intimidazioni. Ad esprimerla il consiglio comunale di Cerzeto, convocato in seduta urgente e straordinaria a seguito dell’atto intimidatorio perpetrato ai danni del consigliere di minoranza Eugenio Candreva. Una settimana fa, infatti, un colpo d’arma da fuoco, probabilmente un fucile da caccia, è stato esploso nella notte contro la finestra dell’abitazione di Candreva, nella frazione San Giacomo, dove si trovava solo la mamma.
Un episodio sul quale indagano i Carabinieri che ha suscitato sconcerto e preoccupazione in tutto il paesino arbëreshë e che lo stesso giovane consigliere, 39 anni, eletto nelle amministrative dello scorso anno, ha ribadito sia collegato alla sua attività politica portata avanti con il gruppo di minoranza “Uniti per il Rinnovamento”. Il sindaco Giuseppe Rizzo nel suo intervento introduttivo ha condannato il vile e deprecabile gesto compiuto ai danni di Candreva (che ha voluto seduto al suo fianco) che ha violato profondamente le regole di convivenza pacifica e che ha leso la libertà e la serenità di tutta la comunità. Il primo cittadino ha invitato l’assise ad essere unita e coesa contro azioni gravi che nulla hanno a che fare con la politica del consiglio comunale ma che ne macchiano e tentano di deviarne il verso. Dai toni aspri ma con tanti spunti di riflessione l’intervento di Eugenio Candreva per il quale “politica ed attività politica sono due cose logicamente e moralmente separate” e che l’atto intimidatorio subito “è il gesto di un singolo che non rappresenta e non deve rappresentare né la politica né tanto meno il popolo di questa comunità che è sana, senza particolari problemi se non quelli che interessano tutti i comuni italiani”. Candreva, quindi, ha parlato del gesto codardo di un singolo, non di una persona, che probabilmente “vive la sua debolezza, le sue paure, che forse va aiutato a capire che si vive rispettando gli altri ed esprimendo un disagio con il dialogo e non con forme codarde di intimidazione”. Nel ringraziare tutti per la vicinanza immediata e la condanna unanime, si è detto ancora più determinato nel proseguire il proprio impegno con il gruppo “Uniti per il Rinnovamento”. Solidarietà è stata espressa da consiglieri di maggioranza e di opposizione intervenuti durante i lavori. Al termine dell’assise è stato approvato all’unanimità un documento, illustrato dal sindaco Rizzo, in cui tutto il consiglio comunale denuncia in modo univoco il gesto compiuto contro Eugenio Candreva e la sua famiglia e si impegna ad aiutare il corso della giustizia nell’individuare i responsabili dell’atto intimidatorio affinché paghino il danno morale e materiale perpetrato, ma soprattutto a “perseguire con tutte le nostre forze il solco della democrazia e delle leggi per garantirla”.
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