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San Marco aderisce a “Strenne piccanti”

 S. MARCO ARGENTANO - Domenica scorsa 29 novembre, il sindaco di San Marco, Virginia Mariotti (in foto), ha partecipato alla seconda edizione di “Strenne piccanti”, tenutasi a Roma, presso la Casa dell’Aviatore. L’evento, organizzato da “Ipse Dixit”, Delegazione romana dell’Accademia del peperoncino si propone di diffondere la conoscenza e la divulgazione del peperoncino e dei buoni prodotti di Calabria.

Il comune di Tarsia ha consegnato ieri il nuovo scuolabus

TARSIA - È stato consegnato ieri mattina alla scuola il nuovissimo Bus per il trasferimento dei giovani studenti. Protagonista dell’operazione è stata l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Ameruso (in foto) che, grazie ad un finanziamento regionale, è riuscita ad ottenere l’acquisto del mezzo.

Roggiano, fiamme Gialle sequestrano beni ad esponente della Malavita cosentina

ROGGIANO GRAVINA -  Beni per un valore di € 800.000 sono stati sequestrati dal G.i.c.o. della Guardia di Finanza di Catanzaro, in esecuzione di un provvedimento di sequestro richiesto dal Procuratore distrettuale dott. Antonio Vincenzo Lombardo ed emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Cosenza.

Bimbo si sente male all'asilo. Trasportato in eliambulanza all'Annunziata

TERRANOVA DA SIBARI Si è sentito male nel pomeriggio, mentre si trovava all’asilo, un bimbo di circa tre anni di Terranova da Sibari. Stando a quanto si apprende, a lanciare l’allarme sarebbero state le maestre della scuola che, viste le condizioni di salute non buone, avrebbero avvertito la mamma che, una volta giunta sul posto avrebbe deciso di portare il bambino al vicino ospedale di Castrovillari.

Roggiano, manifestazione sul Farneto. Il Presidente del Consorzio al lavoro

ROGGIANO GRAVINA - Sono 72 ore che i dipendenti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Settentrionali del Cosentino hanno occupato simbolicamente la diga del Farneto. Questa mattina ha visitato il presidio l’ex consigliere regionale Gianluca Gallo con il presidente del Consorzio Domenico De Luca (in foto), quest’ultimo si è successivamente recato in Regione per incontrare il direttore del settore Agricoltura.

Roggiano. Ancora una notte al freddo per i manifestanti del Consorzio di Bonifica

ROGGIANO GRAVINA  Prosegue la protesta dei dipendenti del Consorzio di Bonifica dei Bacini Settentrionali del cosentino che da lunedì hanno occupato la diga del Farneto. Lunedì pomeriggio il presidente del Consorzio, Domenico De Luca, ha rassicurato i lavoratori, dimostrando la propria disponibilità a ripianare la situazione debitoria “disastrosa” in cui si troverebbe l’Ente. E da quanto riferisce da lì si è recato immediatamente a Cosenza per incontrare il presidente della Regione Mario Oliverio al quale ha richiesto un incontro per affrontare la questione in maniera definitiva.

Anche San Marco si prepara a concorrere per la Bandiera Arancione

S. MARCO ARGENTANO Il Comune ha in itinere la possibilità di conseguire il marchio “Bandiera Arancione”. In provincia di Cosenza lo stesso è stato conferito da quale anno ad Altomonte, Civita e Morano Calabro. San Marco Argentano, però, avrebbe tutte le potenzialità per avere il segno distintivo.

Seminario su L’Arbëria tra passato e futuro al Liceo di Spezzano Albanese

SPEZZANO ALBANESE Si è tenuto ieri presso l’Aula Magna dell’I.I.S. Liceo scientifico - IPA “V Bachelet” di Spezzano Albanese un Seminario dal titolo “L’Arbëria tra passato e futuro”, organizzato dalla dirigente scolastica Marietta Iusi. A porgere i saluti delle istituzioni il sindaco della cittadina, Ferdinando Nociti, e Lucantonio Nicoletti delegato del Presidente della Provincia di Cosenza.

Sciopero dei dipendenti del Consorzio di Bonifica, occupata la diga del Farneto

ROGGIANO GRAVINA Stato di agitazione per i dipendenti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Settentrionali del Cosentino che, ieri mattina intorno alle 8, si sono ritrovati sulla diga del Farneto, nel comune di Roggiano Gravina, occupandola, decisi a far sentire il proprio grido di allarme. Secondo quanto riferiscono i rappresentanti interni dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, il blocco delle attività proseguirà ad oltranza, almeno fino a che le istituzioni e i rappresentanti dell’Ente non prospetteranno un’azione concreta per la risoluzione della questione.

San Lorenzo, il campanile e la targa della discordia

SAN LORENZO DEL VALLO - «Levate quella scritta: è un insulto!».Un paese triste e soffocato da continue umiliazioni, senza cultura e senza il benché minimo rispetto per la propria storia. Un paese dove i resti ed i ricordi di ciò che è stato diventano patrimonio di pochi. Tra l’indifferenza e la prepotenza dei molti. Un paese che vive il suo presente sulle macerie di un castello da anni abbandonato a sé stesso, tra un centro storico in degrado, una torre Gentilino riposta nel silenzio della propria solitudine, un asilo parrocchiale in ginocchio innanzi all’indifferenza dei fedeli e tra le promesse e i proclami sempre uguali di gente sempre uguale. E come se tutto ciò non bastasse, poco più di dieci anni fa scese in campo, fiero e trionfante, anche l’allora parroco, per cancellare un piccolo frammento della nostra storia e per fare del caro vecchio campanile una sorte di spazio pubblicitario. Galeotta fu l’idea, figlia di superficialità ed autoritarismo gratuiti. Tra le proteste e lo sdegno, silenzioso e quanto mai intimo e privato, di molti cittadini. Una protesta omertosa, priva di coraggio e senza voce. Fatto sta che da quel fatale giorno sulla facciata principale del campanile della chiesa di San Lorenzo Martire l’antica scritta posta a ricordo di quello che un tempo fu il nome della strada principale del paese è scomparsa. Coperta, tappezzata da una fredda lastra di marmo che rammenta ai cittadini come l’orologio del campanile sia stato offerto da un istituto di credito della vicina Spezzano Albanese. Una targa che dal 1996 l’ex parroco don Giuseppe Belcastro aveva saggiamente e prudentemente riposto in un angolo. Diverso ed opposto il pensiero di don Gianni Filippelli, che pensò bene di coprire e cancellare un pezzo di storia che lui semplicemente non considerava tale. Una questione già portata, qualche anno fa, all’attenzione del parroco don Cosimo Galizia, ma senza troppa fortuna. Ci riproviamo ancora adesso con l'attuale parroco don Alfredo Pisani nella speranza che, magari approfittando dei lavori di ristrutturazione della chiesa tutt'ora in corso, lo stesso restituisca al paese un prezioso frammento della propria storia e cancelli finalmente il vandalico sfregio. Nell'ottica di un maggiore e più saggio rispetto del patrimonio culturale locale. “Strada Venezia”, intanto, è scomparsa. Cancellato anche il ricordo. Quella via dei Caduti (tempo fa ribattezzata viale della Libertà) che da anni ne ha preso il posto, sembra oggi più povera. La memoria e la storia vanno oltre le ideologie politiche. Ma non qui. Non a San Lorenzo del Vallo. Qui le tracce e i sentieri della storia e della memoria vengono scrupolosamente eliminati. Con meticolosa, e a volte addirittura chirurgica, precisione. Segreti della mente umana. Imperscrutabili. 

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