Celebrati i funerali della giovane Maria Elisa In evidenza
- Un fiume di persone per l'ultimo saluto alla mamma spezzanese
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SPEZZANO ALBANESE - La comunità di Spezzano Albanese piange, in silenzio, la prematura scomparsa della giovane mamma deceduta qualche giorno fa per cause ancora in corso di accertamento. Alle 16 di oggi pomeriggio, nella chiesa madre dei Ss. Pietro e Paolo a Spezzano Albanese, sono stati celebrati i funerali di Maria Elisa Malatacca, 36 anni ancora da compiere, dal parroco don Fiorenzo De Simone, dal suo vice don Luigi Lavia e da don Cosimo Galizia. Tantissime le persone presenti per il funerale della ragazza che, lo ricordiamo, nei giorni scorsi era giunta presso l'ospedale di Castrovillari accusando, con la sua bambina di 3 anni, diversi malori. Dapprima si pensava si trattasse di cause, non ancora sperimentate, dovute al covid.
Di lì a poco, però, era stata trasferita d'urgenza presso il nosocomio di Cosenza dove veniva riscontrato un edema cerebrale e dove era andata in coma. Inutili i tentativi di rianimare la ragazza che, dopo qualche giorno di agonia, nella notte fra il 19 e il 20 aprile purtroppo è morta. A seguito di ciò i familiari formalizzavano la denuncia per far luce sui fatti e la magistratura predisponeva l'autopsia per accertare le cause del decesso. L'esame autoptico è stato eseguito presso il centro ospedaliero di Germaneto, unico in Calabria attrezzato per i casi di covid.
Fra le ipotesi più accreditate c'è quella legata a una intossicazione di tipo alimentare. Saranno gli esami tossicologici inviati presso il centro Centro Veleni di Pavia a fare chiarezza sulla questione. Nel frattempo un medico sarebbe finito nel registro degli indagati, mentre le indagini continuano a tutto tondo.
Nella sua omelia don De Simone ha messo al centro del suo discorso il passo delle scritture che recita: “il Signore ascolta la mia preghiera”.
«È l'esperienza che facciamo ogni volta che siamo chiamati a vivere qualcosa di difficile -ha detto-. Oggi si compie il rito per il saluto di dolore per tutta la comunità di Spezzano che in questi giorni ha partecipato con molta apprensione a questa esperienza. Purtroppo -ha detto- la frase ridondante in questi giorni è stata “Non ci sono parole”. Il dolore, infatti, non ci dà la possibilità di guardare verso la speranza. Ma come comunità cristiana siamo chiamati a credere nella speranza che il Signore è risorto e in lui rifiorisce la nostra vita. La giovinezza di Maria -ha continuato- è chiamata a rifiorire davanti al tempio di Dio. Per questo dobbiamo aprire il cuore alla dimensione della fede. La parola di Dio ci chiede di saper guardare alla nostra vita, capendo che il Signore si pone al nostro fianco soprattutto nei momenti difficili.
Oggi dobbiamo essere felici di sapere che il Signore è in mezzo a noi e si pone al fianco della nostra vita per scaldarci il cuore. Dobbiamo tenerci di più alla nostra vita -ha concluso-, questo deve insegnarci l'esperienza di Maria». La salma all'uscita della chiesa è stata salutata con il lancio di palloncini bianchi, mentre si attendono segnali di speranza per la piccola Lucia.