Santa Caterina, «consigli comunali convocati in modo abnorme»
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- Pubblicato in Esaro Politica
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S. CATERINA ALBANESE - «In barba alle norme e ai regolamenti, il sindaco Roberto Lavalle indice i consigli comunali senza che vengano mai coinvolti i capigruppo». La protesta arriva da Alfonsino Verta, esponente del gruppo di minoranza “Uniti si vince”.
Nei fatti, prima dell’ultima seduta convocata, il Verta nel momento in cui s’accorgeva – tramite la notifica del messo – che «la seduta era stata convocata di martedì in prima istanza alle ore 18:30, giorno in cui è impegnato per motivi di lavoro, ha inviato - così come da regolamento - una pec all’Amministrazione per chiedere di far valere la seconda convocazione oppure di posticipare la prima alle 20 dello stesso giorno». Nulla da fare, però. «La cosa più grave – rincara la dose Verta – riguarda il fatto che all’ora prevista per l’inizio del consiglio comunale, il capogruppo Igor Cozza faceva notare che il Verta aveva richiesto di differire la data o l’ora impossibilitato a partecipare per motivi di lavoro, ma che - come a molte altre richieste - non sono state date risposte». Piccata ed ironica la replica dell’opposizione consiliare all’affermazione del sindaco che «con la sua faccia commediante ha asserito che l’Ente non ha mai ricevuto la pec inoltrata». Il tutto è accaduto per “sua non curanza o di altri” perché Verta «controllando la pec, ha potuto constatare che la richiesta era stata regolarmente inoltrata all’indirizzo avuto proprio dalla maggioranza e risultava anche nella ricevuta di consegna e non poteva essere una “pec fantasma” ma piuttosto una non curanza da parte chi controlla la posta certificata». Oltretutto, i punti all’ordine del giorno erano importanti, perché si è parlato della «Corte dei conti, che ha inviato al Comune una delibera sul controllo dei bilanci 2015-16 e 17 trovando delle criticità su anticipazioni di liquidità; gestione dei residui e di cassa; recupero evasione tributaria, grado d’attendibilità delle previsioni d’entrata finali, eventuale presenza di gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali, ecc.». Alla luce di ciò, la minoranza ha avuto da ridire perché «è stato negato – e non è la prima volta – al consigliere Verta la possibilità d’espletare il suo pieno mandato».
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