Inizia così la missiva che il consigliere d'opposizione Claudio Caruso, ha scritto al Prefetto di Cosenza, d.ssa Cinzia Guercio, ed agli Organi di stampa per rappresentare «l'increscioso episodio avvenuto presso il Comune di Cervicati. «Poco dopo - prosegue la lettera - si affacciava dal piano superiore il sindaco in persona il quale diceva testuali parole: "Oggi non vi faccio entrare, chiamate chi volete, la Prefettura… oggi siamo zona arancione e voi non entrate, in quanto il comune è chiuso al pubblico". Lo informavamo contestualmente che avremmo avvisato i carabinieri. In quanto rivestiamo una carica pubblica e non abbiamo ricevuto comunicazioni di sorta su limitazioni al diritto di accesso fisico al comune. I carabinieri dopo poco giungevano sul posto dalla vicina stazione di San Marco Argentano e dopo averci identificato entravano nel comune ed il sindaco si vedeva obbligato a farci entrare». Con la lettera in questione, quindi, i consiglieri comunali cervicatesi hanno chiesto «se sono legittime le limitazioni di accesso ai componenti del consiglio comunale inquadrati nella minoranza, dato che non la rima volta che succede, e se il sindaco può vietare l'accesso senza che sulla porta del comune od all'albo pretorio siano indicate limitazioni di sorta». In base a quanto  esposto, quindi, hanno chiesto al Prefetto che «diffidi formalmente l’attuale sindaco del comune di Cervicati dal continuare a perpetrare simili atteggiamenti di ostruzionismo alle forze di minoranza. La tutela delle minoranze è l'essenza della democrazia, pertanto chiediamo un Suo intervento teso a dirimere tale questione che perdura da tempo».