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Fagnano, Strada delle Terme senza copertura telefonica In evidenza

Un tratto della SSV 283 delle Terme Un tratto della SSV 283 delle Terme

FAGNANO CASTELLO - «Chiediamo la copertura telefonica sulla Strada a scorrimento veloce delle Terme, che da San Marco Argentano porta sul Tirreno». È l’appello che da qualche giorno ha raccolto proseliti tramite una pagina social. L’ha proposta Giorgio Terranova, ex consigliere comunale fagnanese, con il seguente quesito: «Perché non ci attiviamo per far sì che anche questo tratto di strada – da Fagnano all’abitato di Guardia Piemontese – sia coperto dalle reti telefoniche?

Con lo slogan «Facciamo sentire la nostra voce» è partita la concomitante richiesta ai Comuni di San Marco Argentano, Fagnano Castello, Cetraro, Fuscaldo e Acquappesa nonché all’emittente “Voce libera Fagnano” affinché «il tratto stradale in questione, al momento scoperto da linee telefoniche, venga preso in considerazione dalle diverse compagnie». A tale proposito, il promotore Giorgio Terranova ha informato che «c’è già stato l’impegno di alcuni consigli comunali che hanno approvato delle delibere, come quello di Fagnano su proposta del consigliere Fabrizio Iapichino, e quello di San Marco su proposta del capogruppo Antonio Parise», e quindi chiede ora agli aderenti di «inviare una mail o pec alle caselle di tutti i sindaci interessati e dei presidenti di Regione e Provincia». Ma qual è il motivo che spinge a far installare dei ripetitori, affinché non ci siano zone d’ombra nella ricezione telefonica? È presto detto. «La statale o Ssv 283 delle Terme Luigiane collega la costa tirrenica con l’entroterra e quindi anche con l’A2 del mediterraneo e la Piana di Sibari. Arteria nevralgica come una vera e propria trasversale per i collegamenti Tirreno – Esaro – Jonio, ha riportato – specie in questi ultimi anni – un bilancio drammatico in fatto di perdite di vite umane. Ultimo in ordine di tempo, l’incidente nel quale ha perso la vita un giovane centauro proprio perché la zona è “non raggiungibile” da coperture telefoniche e che ha visto quindi i soccorsi avvisati in ritardo perdere del tempo prezioso». Ecco perché si chiede «a viva voce» la copertura di questi quindici chilometri almeno da parte di un gestore telefonico, poiché partendo da un certo punto del tracciato fino a Guardia paese «fare una telefonata per soccorso o per chiamare normalmente diventa davvero un’impresa».

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