Situazione poco chiara in una cooperativa agricola a Mongrassano In evidenza
- Si parla di presunto “pressing vessatorio” verso undici dipendenti
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MONGRASSANO (nota stampa) - “C’è una situazione poco chiara in una Società agricola cooperativa che ha sede proprio a Mongrassano. Lo sostiene - in una lunga nota - Giuseppe Morrone, segretario provinciale dell’Ugl (Unione generale lavoro), quale federazione di igiene ambientale. Lo spiega in una nota dove aggiunge: “dopo i meritati riconoscimenti ricevuti dalla titolare dell’azienda, registriamo – con molto rammarico – la strana situazione che vivono alcuni lavoratori”.
Dal sindacato, per il momento, non scendono “nel pieno rispetto del contratto”. Al momento opportuno, però, “saranno molte le cose che dovranno chiarirci in merito”. Da qui la denuncia di quello che per l’Ugl è “un vero e proprio atto “intimidatorio” nonché un “pressing vessatorio” esercitato dall’entourage direzionale nei confronti di undici lavoratori che hanno deciso – liberamente –d’iscriversi alla nostra organizzazione sindacale”. Il segretario Morrone aggiunge di “intuire le ragioni di questo comportamento”. Resta il fatto – aggiunge – che “da quando abbiamo mandato via mail le deleghe ci siamo sentiti dire che non le avevano ricevute. Le stesse, invece, sono state recapitate per il tramite del nostro delegato e non sono state accettate”. Per l’Ugl, quindi, “hanno solo rincarato la dose della vicenda”, aggiungendo che “questo sindacato non era gradito all’azienda”. Può essere che “forse siano abituati a persone di maggior gradimento, ma abbiamo provveduto – denota Morrone – a mandare le deleghe a mezzo raccomandata Ar e stavolta, ovviamente, non potevano ignorare il tutto”. Da qui in poi i lavoratori “sono stati convocati lavoratori, singolarmente ed in modo sistematico e perpetuo, con l’esplicita richiesta di cancellarsi immediatamente da questo sindacato”. Morrone ricorda che “questo atteggiamento viola non solo il Ccnl di categoria ma più di un articolo del Codice civile e penale”. Ecco perché “in attesa di presentare eventuale esposto alla Procura della Repubblica, denunciando personalmente i responsabili di tale atteggiamento – l’Ugl chiede l’immediato intervento della proprietà affinché ponga fine a questo maldestro modo di fare che oltre a nuocere ai lavoratori, danneggia la stessa proprietà”, invitandola quindi “a convocare un immediato incontro dove potremo spiegare la bontà delle nostre lamentele, perché il nostro intento è semplicemente quello del rispetto delle leggi”.
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