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Lungro si prepara a rivivere le Kalimere

  • Fede e tradizione nel cuore dell’Arbëria
Lungro si prepara a rivivere le Kalimere

LUNGRO - Dopo l’intensa partecipazione dello scorso anno, si rinnova a Lungro, centro spirituale dell’Eparchia greco-bizantina, uno degli appuntamenti più intensi e profondamente identitari della Settimana Santa: il Canto delle Kalimere, che si terrà nella sera di Giovedì Santo 17 aprile 2025.

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Un evento che non è solo religioso, ma anche culturale, capace di risvegliare memoria, appartenenza e una bellezza antica che affonda le radici nella tradizione bizantina e arbëreshe. Le Kalimere, canti paraliturgici dalla melodia struggente e dal significato profondo tramandati oralmente in generazione, accompagneranno fedeli, visitatori e associazioni locali lungo le vie del centro storico, in una processione intensa che toccherà le vie del della cittadina sede dell’ex miniera di salgemma più antica d’Italia e che si concluderà in Piazza Borgo, proprio come lo scorso anno. Questi canti risuonano con una potenza emotiva che commuove e ispira, esprimendo la profonda devozione e il legame spirituale delle comunità arbëreshe con la Passione di Cristo, e il loro impatto è tangibile nell'atmosfera carica di emozione che permea la Chiesa di Lungro durante questa sacra occasione. L’appuntamento è fissato per la serata di Giovedì Santo, al termine della toccante funzione della Lettura dei Dodici Vangeli, nella Cattedrale di San Nicola di Mira, cuore spirituale della comunità italo-albanese, al termine delle kalimere dinnanzi al Crocifisso, per dare vita a un percorso che attraverserà le vie più antiche del paese, illuminate dalla luce delle fiaccole e dal calore della comunità. Il Comune di Lungro, con la partecipazione dei gruppi quali la Corale greco-albanese "I Paradosis - G. B. Rennis", il coro “Vuxhë Grash” dell’Officina della Musica, la Proloco Arbëria, “Moti i Parë“, “Të Bukurit ka Ungra” e “Të Pjekurit ka Ungra”, e delle associazioni del territorio, rinnova l’invito a partecipare attivamente, contribuendo a mantenere viva una tradizione che è espressione autentica del patrimonio spirituale e identitario dell’Arberia. Un’iniziativa che si inserisce nell’insieme di riti religiosi celebrati nella solenne e maestosa Cattedrale di San Nicola di Mira, accogliendo anche turisti e curiosi che vorranno lasciarsi incantare da una delle espressioni più affascinanti della Pasqua orientale in Calabria.

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