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Alcide Simonetti

Alcide Simonetti

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Tempi moderni e Chiesa cattolica: Rilanciare il messaggio di Cristo in chiave più universale

Papa Francesco: "Aprire la Chiesa alla modernità". Un titolo di giornale significativo. Noi pensiamo al termine "moderno" come qualcosa di innovativo ed è parzialmente così. Allora sono giuste delle premesse. Alla fine dell’ ‘800 s’è fatto strada in Italia il cosiddetto fenomeno modernista. Il complesso e vario movimento culturale definito modernista, in quanto esprimeva l’esigenza di rinnovare il cattolicesimo tramite gli apporti del pensiero moderno e un coinvolgimento diretto nei problemi posti dalle trasformazioni del mondo contemporaneo, fu fatto conoscere in Italia da alcuni importanti periodici, fondati da ecclesiastici vicini ai nuovi orientamenti di pensiero. Ecco perché il papa Pio X riteneva il modernismo la sintesi di tutte le eresie e lo condannò con l’enciclica Pascendi Dominici gregis rammaricandosi che tale fenomeno avesse “contagiato” anche uomini di Chiesa.

Palazzo Chigi: una poltrona costituzionalmente traballante

Com'è noto l'inefficienza istituzionale determina esternalità negative per la collettività con ricadute gravose ed avvilenti per i cittadini. Sotto altro profilo, il patologico immobilismo politico nostrano ha fatto (e tuttora fa) pagare un prezzo molto alto all’Italia, anche, in termini di competitività globale del sistema, non avendo avviato a tempo debito, a differenza delle altre democrazie occidentali, quel processo di modernizzazione ed efficienza delle istituzioni tanto attese da diversi decenni. In effetti, malgrado il tema delle riforme costituzionali abbia incentrato il dibattito politico da circa trent'anni, oltre a qualche trascurabile aggiustamento, l'impianto statuale è rimasto inalterato.

Elezioni amministrative spezzanesi: Biancaneve e i sette nani

SPEZZANO ALBANESE - E' veramente complicato e difficile esprimere un mero giudizio politico sull'attuale campagna elettorale locale che si è aperta formalmente nella giornata di ieri.
In questo momento, certamente, è prevalente la confusione ed il disorientamento degli elettori difronte l'inedito panorama di proliferazione di competitors alla guida della città albanese.

Comunità internazionale: Caos Totale

simonetti 2L'attuale situazione internazionale, contraddistinta dalla sussistenza di numerosi focolai di guerra nelle più disparate aree del pianeta (Africa – Euroasia – Medioriente - America Meridionale), ha decretato il fallimento definitivo della politica estera dell'Amministrazione Obama. La rinuncia alla precedente “strategia Neocon” (intervento preventivo), in favore della dottrina "Don't do stupid stuff" (non fare stupidaggini), si è rivelata altrettanto insoddisfacente ed inefficace rispetto la complessità delle problematiche internazionali.

Altro che "poteri forti"! Per rinascere bisogna uscire dall'immobilismo

simonetti 2Gli italiani sono campioni nel complottismo. Hanno raggiunto un'accentuata sorta di immaginazione che distorce la percezione della storia, ritenendo che la “vera verità” sia occulta, nascosta in un luogo oscuro, dove uomini potenti o “pupari”, facenti parte di gruppi di potere “massonico-tecno-finanziario-ebraico” muovono le fila del mondo e fanno e disfano i destini dell'umanità.
In sostanza si ritiene che dietro ogni avvenimento esisterebbe una verità alternativa a quella ufficiale, offrendo una suggestiva ed alquanto fantasiosa interpretazione dei fatti storici, nonché delle vicende pubbliche. Per cui secondo la versione del P.C.I. (Partito complottisti italiano) o del PD (Partito dietrologo) per esempio, il Risorgimento si ridurrebbe soltanto alle mire piemontesi di accaparrarsi l'oro dei Borboni; che Cavour sarebbe deceduto, prematuramente, essendo stato avvelenato per mano della monarchia Francese; oppure che Aldo Moro sia stato ucciso dalla Democrazia Cristiana in combutta con la Cia; che il vero capo della cupola sia stato Giulio Andreotti; oppure che calciopoli sia stato ordito dagli stessi giovani rampolli della Famiglia Agnelli per ridimensionare il potente direttore Sportivo Moggi.

I mali della Calabria? Risalgono alla seconda Guerra Punica

simonetti 2Ho sempre imputato alla “fatale alleanza” dei Bruzi con Annibale, durante la seconda guerra Punica (218 a.c.), l'origine dei mali della Calabria, distrutta dalla dura reazione di Roma. A causa di quella letale scelta, agli antenati calabresi “non restò che l’ambigua sorte di servi pubblici” (vedi Livio e Aulo Gellio), essendo stata eliminata la migliore gioventù Bruzia sia come popolo che come esercito.
Sembra che da allora la nostra regione non si sia più ripresa!

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