Calabria, gioco online: una crescita costante
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Uno studio dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato evidenzia che nel 2016 il settore del gioco online ha versato nelle casse dello stato italiano tasse per poco meno di 10 miliardi di euro, una somma destinata ad aumentare se rapportata alle previsioni più che rosee riguardo all'evoluzione della spesa per il gioco degli utenti della Penisola. Il 2009 e il 2011 hanno visto il completamento delle norme sulla liberalizzazione iniziate nel 2006; nella fattispecie, il 2011 è stato l'anno in cui il nostro Paese ha aperto alla concessione delle licenze online a gestori di casinò online nazionali e stranieri, dando la spinta a una straordinaria crescita del settore, che, tra forme di gioco terrestre e online, rappresenta più del 5% del prodotto interno lordo italiano, dato confermato anche per i primi mesi del 2017.
A partire dal 2006, quando il gioco online ha ricevuto la sua patente di legalità, i vantaggi si sono distribuiti in maniera equa tra stato e settore del gaming. Il campionato europeo di calcio 2016 ha dato un altro forte impulso al gioco online, aumentando e migliorando la spinta già forte delle compagnie di gaming con proposte sempre nuove e sempre più graficamente accattivanti. L'esperienza di gioco, ormai liberamente proponibile sotto l'egida della legalità, va facendosi sempre più sofisticata; tra i siti più attivi ricordiamo ad esempio Casino.com Italia, che, oltre a più di un centinaio di giochi tra cui scegliere, come il suo sito "madre" mette in atto norme rigorose sul gioco, che è vietato ai minori di diciotto anni, nonché sull'accertamento dell'identità dei giocatori, dato che ogni utente può avere un unico conto. Tutto questo è perfettamente in linea con la regolamentazione del gioco online adottata dall'Italia, che da posizioni iniziali molto rigide si è successivamente spinta sino a prevedere la possibilità di concedere le licenze attraverso bando a tutti gli operatori internazionali e nazionali. Attraverso l'istituzione dei portali autorizzati AAMS, poi, il nostro Paese protegge i propri "confini di gioco" evitando che i giocatori portino il proprio denaro all'estero.
I dati relativi al gioco online per il 2016 – eccettuato il poker, da qualche tempo in ribasso – confermano la buona salute e la tendenza alla crescita del gioco online. Il sud dello stivale, isole comprese, continua a dare un contributo positivo alla diffusione del divertimento in rete, con un ammontare di utenti per Sicilia e Calabria a + 23% nel 2014 e 2015 accompagnato da un + 16% verificatosi nei primi sei mesi del 2016, che ha interessato in maniera più consistente i giocatori delle province di Cosenza e Reggio Calabria. Nonostante la Calabria sia all'ultimo posto per spesa pro capite – 186,74 euro a fronte dei 339 della Lombardia –, e nonostante i problemi derivanti da frequenti commistioni tra gioco online e malaffare, il trend della regione è incoraggiante e lascia ben sperare nell'affermarsi di un divertimento online corretto e pienamente legittimo.
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