Ci lascia la Signora della Moda: Laura Biagiotti
- Scritto da Anna De Blasi
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Altre di Cronaca
- Letto 3571 volte
- Stampa
ROMA - Nella notte di venerdì la signora della moda, Laura Biagiotti, ci ha lasciato. Aveva 74 anni. E’ stata stilista, mecenate, collezionista, imprenditrice. E’ stata colpita da un attacco cardiaco. Era ricoverata da mercoledì sera all’ospedale Sant’Andrea di Roma. Stilista italiana, romana, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Una vera icona. Amava vestire con abiti chiari, il bianco divenne “bianco Biagiotti”, una sfumatura cromatica il suo stile. Partita dalla sartoria della madre aveva portato i suoi modelli in tutto il mondo. Il “New York Times” l’aveva definita “La regina del cachemire”. E’ stata, assieme a Krizia, una delle poche donne che ha conquistato i mercati globali.
Prima griffe italiana a sfilare in Cina (1988) e a varcare la soglia del Grande Teatro del Cremlino a Mosca (1995). La sua carriera inizia negli anni 60 quando, seguendo le orme della madre Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier, comincia a collaborare con Roberto Cappucci e Rocco Barocco. La sua azienda resta in mano alla figlia Lavinia: di donna in donna. Donne di potere, donne d’azione, donne di moda, donne creative, donne che ce l’hanno fatta. Con impegno, tenacia, passione. E’ stata proprio la passione a rendere Laura Biagiotti una delle regine indiscusse della moda. Laura Biagiotti era romana e legatissima alla sua città, tanto da dedicarle il suo profumo di maggior successo. Era famosa per lo stile molto femminile, il cosidetto “stile da bambola”. Contribuì al successo del Made in Italy nel mondo assieme a grandi nomi come: Armani, Valentino, Krizia, Versace, Missoni. Per la sua naturale eleganza venne definita “La gran signora”. Il suo grande successo può essere ricercato in una sua affermazione: “L’ossimoro della moda, come quello della natura, è estrarre l’eterno dall’effimero”. Cosa che sicuramente le è riuscita.
© Riproduzione riservataAbbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano