Un bimbo di terza elementare inventa la parola "Petaloso"
- l'Accademia della Crusca dice sì
- Scritto da Redazione
- DISQUS_COMMENTS_COUNT:DISQUS_COMMENTS
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Pubblicato in Altre di Cronaca
- Letto 4235 volte
- Stampa
È balzata agli onori della cronaca l'accettazione, da parte dell'Accademia della Crusca, del nuovo termine inventato da un bimbo delle scuole elementari di Copparo, in provincia di Ferrara. “Petaloso” da oggi, infatti, potrebbe entrar a far parte delle parole del nostro dizionario, se inizia a diventare di uso comune, con tanto di compiacimento e congratulazioni per il piccolo Matteo, che in poco tempo è divenuto famoso in tutto lo Stivale. Il tutto è nato da un lavoro fatto in classe, una terza elementare, sugli aggettivi. La maestra nella sua lezione racconta come il piccolo studente abbia utilizzato l'aggettivo “petaloso” per descrivere un fiore. Incuriosita e divertita dal nuovo termine, l'insegnante ha scritto alla Crusca che ha risposto per mezzo della redazione di Consulenza linguistica che “la parola inventata è ben formata e potrebbe essere usata in italiano come sono usate parole formate nello stesso modo”.
Per fare alcuni esempi, infatti, si pensi alla parola “peloso” formata da pelo + oso o “coraggioso” formata da coraggio + oso.
«La tua parola è bella e chiara -scrive la Crusca spiegando come una parola può entrare nel vocabolario- e bisogna che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a scrivere e dire “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano». La cosa non è rimasta nascosta, tant'è che su Twitter è scoppiata la mobilitazione con l'hashtag #petaloso che in poco tempo è stato condiviso anche dal primo ministro Matteo Renzi, il quale ha fatto i complimenti al piccolo Matteo.
Abbonati a dirittodicronaca.it
Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.
NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano