Triathlon, una disciplina per Ironman
- Scritto da Paolo Antonucci
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La storia vuole che un giorno alle Hawaii, durante una premiazione, un gruppo di corridori e nuotatori abbiano iniziato a discutere su quale fosse la competizione sportiva più dura tra le due. Un altro citò un articolo secondo il quale la bici comportasse il maggior consumo massimale di ossigeno (tecnicamente VO Max). Il gruppo decise di riunire tre competizioni presenti sull'isola, da effettuarsi senza soluzione di continuità, le 2,4 miglia della Waikiki Roughwater Swim, i 180 km con la bici della Around-Oahu, e la maratona di Honolulu, i famosi 42 km e 196 metri. Venne deciso che chi avesse vinto avrebbe guadagnato l'appellativo di Ironman, Uomo di Ferro. Era il 1978. Finirono la gara in 11 sui 15 partiti, il primo in 11h 15' 56”.
In realtà i primi tentativi di organizzare una gara di questo tipo risalgono al 1901, ma il triathlon moderno debuttò a San Diego nel 1974, con distanze meno proibitive dell'Ironman.
Oggi lo sport sta guadagnando sempre maggior interesse e numero di praticanti, anche in Italia; i tesserati fanno capo alla Federazione Italiana Triathlon, FITri. Lo sport non è dedicato solo a chi ha capacità estreme, ma attraverso varie tipologie di gara permette a molti di avvicinarsi a questo divertimento.
La distanza minima è quella del SuperSprint, 400 m di nuoto, 10 Km di bici e 2,5 Km di corsa, tutti in successione; il cronometro non si ferma durante le transizioni T1 e T2, necessarie per cambiare l'equipaggiamento utilizzato nelle diverse frazioni. Nella T1 si lasciano cuffia, occhialini e l'eventuale muta per vestire casco, portapettorale, scarpe e bici. Nella T2 si lasciano bici e casco, si cambiano scarpe e via di corsa!
Le distanze crescono con le tipologie successive, Sprint, Olimpico, Medio (spesso chiamato Mezzo Ironman), Lungo e SuperLungo (Ironman); l'ultimo prevede come detto 3,8 Km di nuoto, 180 Km di bici e 42 Km di corsa. I tempi di un atleta di vertice possono variare dalla mezz'ora di un SuperSprint alle 7h50' di un Ironman, ma un atleta medio può chiudere l'ultimo in 10 o 11 ore, con limite di 17h. In queste gare gioca un ruolo importante anche il rifornimento, visto l'elevatissimo dispendio di energie.
Bisogna allenarsi non solo nei tre sport, ma nel gestire il passaggio da una frazione all'altra e graduare gli sforzi in vista dell'obbiettivo finale.
Se sulle distanze brevi conta soprattutto lo sforzo esplosivo, sulle lunghe distanze la tattica è molto importante, e ciò rende il triathlon uno sport complesso, ma proprio per questo ancora più bello.
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