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Francesco Fusca

Francesco Fusca

La Famiglia al tempo della crisi: aspetti sociali, giuridici, economici, finanziari

ALLEANZE EDUCATIVE
Il rapporto Famiglia - Scuola

PATTO DI CO-RESPONSABILITÀ: alla ricerca dell’araba fenice
Per sorridere. Il detto è di Metastasio ("Demetrio", atto II, scena III): L’araba fenice, che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. Tale espressione venne ripresa pari pari da Lorenzo Da Ponte nel libretto di Così fan tutte musicato da Mozart, per affermare l'impossibilità di trovare la fedeltà nelle donne: «È la fede delle femmine come l'araba Fenice, che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa».
Il chiacchierato e sospirato rapporto Famiglia-Scuola, Genitori-Insegnanti. Un’intesa non più procrastinabile, non più eludibile: la SOCIETÀ CIVILE CADE A PEZZI…? Un’intesa, un patto, un’alleanza dati per scontati. La Scuola a tempo pieno degli anni Ottanta e Novanta… La fine di una delega sin dall’inizio ingiustificata, anti-pedagogica, ‘contro’ la qualità della vita dei figli, contro il Progetto di vita del ben-essere (opposto di mal-essere), dell’esser felici a livello personale per essere felici a livello sociale. Nel lavoro.

Lettera aperta (quasi) a Gianni Letta

A Gianni Letta diciamo che deve osare! Che deve avere il coraggio delle scelte di Valore. Le scelte di Valore non sono né di destra né di sinistra.
La Cultura della disabilità grida Giustizia! Non è più tempo di rinvii o titubanze.
C’è chi ha una Croce sulle spalle e c’è chi finge d’averla; c’è chi si disinteressa e che non vede… gli INVISIBILI (2 milioni e ottocentomila Persone nel nostro Paese) e ci sono poi, sempre in agguato (al di là della Rupe Tarpea e di Dachau…), i… nipotini di Adolf HITLER: i naziskin; c’è…

Settembre andiamo... e la nave va!

Anno scolastico 2.013-14 come sarai? Cosa ci porterai? Sarà competitiva, la Scuola italiana, a livello europeo, oppure no? Chi governa, scommetterà davvero (e, finalmente!, investirà), sulla Cultura/e e sulla Scuola che veicola Cultura/e, attraverso i Valori dell’Educazione e dell’Istruzione?
Domande e domande, si dirà! Ebbene, con Giacomo LEOPARDI, che fa urlare a un suo attore alla fine dell’anno ‘vecchio’: -«Almanacchi, almanacchi nuovi, lunari nuovi»- rispondiamo, ancora, dubbiosi incerti pensierosi: «Credete che sarà felice quest’anno nuovo?»…

Come pugnalare, ancora, gli Italo-Albanesi...

Come se ce ne fosse bisogno!
Come se il processo in atto di BIANCHIFICAZIONE (di brechtiana memoria: imbianchiamo tutto, rendiamo tutto omogeneo e piatto, così non si vedono le diversità / differenze e il ‘manovratore’ può gestire e amministrare meglio, artatamente, la politica nazionale della LEGGE N. 482/99: ‘politica’, in questo caso e per le scelte infelici compiute, con la ‘p’ rigorosamente minuscola…) avesse avuto necessità di una spinta letale fatale finale, per la definitiva UCCISIONE della Comunità arbёreshe presente e ancora viva,  nonostante i detrattori sottrattori gambizzatori, in ben sette Regioni del nostro allegro spensierato zuzzurellone… stivale col tacco…

Cultura della Disabilità. Facciamo il punto

Il Seminario di Gioiosa Jonica (R. C.), del 19-20 novembre 2.013, intitolato, opportunamente: Uguale TUTTI Diverso NESSUNO, è in qualche modo cartina di tornasole della Cultura della disabilità in Italia: della qualità e della Politica scolastica governativa degli ultimi anni, relativamente alle Persone disabili e alla loro Inclusione Integrazione Valorizzazione nella Società e nel Mondo del lavoro.

Valore della Cultura e Associazionismo

Ci sono state confusioni enormi, nella nostra Italia, in questi ultimi vent’anni. Il danno arrecato all’immagine del nostro Paese, nel mondo, è incalcolabile. La Cultura non è stata più Paidea, Humanitas.
Dire che con la Cultura non si mangia (Giulio TREMONTI, già ministro) e che la Cultura è solo culturame (Renato BRUNETTA, già ministro), tutto ciò ha sparso in giro, tra milioni di Persone poco attrezzate socialmente e culturalmente, il seme della zizzània e del lòglio, inverando, ahimé!, il detto secondo il quale fa più male l’ignoranza che la cattiveria.
Oggi la strada è in salita. La ri-presa di immagine positiva; la considerazione dell’Italia quale Paese colto e civile, e pieno zeppo di Beni culturali (im-materali e materiali) sparsi per tutto il perimetro geografico, rappresentano un percorso psico-fisico pesante faticoso impegnativo responsabilmente gravoso.
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